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venerdì 14 Marzo 2025
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I tanti esempi tangibili di ineducazione urbana

TERMOLI. Dare l’esempio: è quello che probabilmente, oggi, manca.

L’educazione scivola via, rappresenta una emergenza sociale, perché è il primo elemento che porta al rispetto. Verso gli altri, verso i luoghi, verso le regole. Verso tutti.

Capita sempre più spesso rivolgere saluti in luoghi chiusi o circoscritti, a chi si conosce appena o nemmeno, sempre con meno riscontri. Va beh, il problema è ormai farsene anche l’abitudine. Ma al di là dei rapporti umani, c’è il dispregio di quello che è il bene comune.

Nel collage fotografico che abbiamo realizzato mostriamo solo la punta dell’iceberg dei comportamenti che consideriamo eufemisticamente poco consoni.

Dal centro alla periferia, se ieri sera era il vandalismo nei pressi del Crocifisso, prescindendo da ciò che si combina al volante e che abbiamo documentato in mattinata, oggi sono materassi abbandonati a Difesa Grande, in via degli Abeti, locandine affisse dove capita, con decoro urbano a brandelli (come la carta residua), cestini gettacarte dove si conferisce come fossero cassonetti e arredi urbani presi come cestini, quasi una beffa doppia.

Come se ne esce? Giusto dare il rilievo alla formazione scolastica, ma spesso occorrerebbe intervenire presso i genitori degli attuali studenti dell’obbligo.

Una curiosità, quanti di coloro che additano chiunque sui social applicano regole di condotta civili?

Cominciamo tutti a fare il primo passo.