TERMOLI. Un mese di novembre particolarmente impegnativo su vari fronti nel mondo ittico, a uscire allo scoperto, di nuovo, assieme a forze sociali e settore cooperativistico, è stata anche la componente armatoriale, quella che fa capo a Federpesca, per intenderci, che sollecita un ruolo incisivo in Europa, dove si decide il futuro del comparto.
La disputa sui vicepresidenti della Commissione Ue si dirimerà in aula all’Europarlamento il prossimo 27 novembre.
Federpesca chiede di rafforzare il ruolo dell’Italia nell’Unione europea per difendere il settore.
«In merito alle tensioni degli ultimi giorni relative alle nomine all’interno della Commissione Europea, vogliamo ribadire come sia fondamentale garantire e difendere una forte rappresentanza dell’Italia in seno alla Commissione che, soprattutto nell’ambito delle politiche agroalimentari e della pesca, potrà fare la differenza, nella tutela di un settore primario fondamentale che garantisce prodotti sostenibili e di qualità sulle tavole dei cittadini europei, nella difesa delle specificità della pesca nel Mediterraneo e assicurando che a fianco alla sostenibilità ambientale, al centro delle politiche europee, siano garantite la sostenibilità sociale ed economica di un settore che ha quanto mai bisogno di essere salvaguardato e messo nelle condizioni di lavorare in sicurezza.
Per questo auspichiamo che l’Italia possa essere rappresentata tra i vicepresidenti della Commissione Europea», così in una nota la Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca.