TERMOLI. C’è chi attendeva che la Regione Molise approvasse il bilancio per dare una scossa alla propria attività amministrativa. In due ore abbondanti di conferenza stampa di fine, il governatore Francesco Roberti, gli assessori e i consiglieri delegati hanno sciorinato una pioggia di progetti, interventi, programmazioni e fondi, tant’è che persino tra gli stessi amministratori c’è stata una parvenza di stupore.
Questo il clima in cui si è vissuto il tradizionale briefing che prelude al nuovo anno, dove somma e orizzonti sono fattori della stessa azione politica. Presenti tutti i componenti dell’esecutivo di Palazzo Vitale, il vicepresidente Andrea Di Lucente, gli assessori Michele Marone, Michele Iorio, Salvatore Micone, Gianluca Cefaratti, il sottosegretario Vincenzo Niro e i consiglieri delegati Stefania Passarelli, Fabio Cofelice e Roberto Di Baggio. Non sono mancati i parlamentari Costanzo Della Porta ed Elisabetta Lancellotta, figure chiave della filiera istituzionale (l’europarlamentare Aldo Patriciello è influenzato, mentre gli altri eletti Claudio Lotito e Lorenzo Cesa non hanno potuto prendervi parte), ma tanti gli altri che hanno riempito quasi metà dell’ampio auditorium, con sindaci e amministratori del territorio, la governance del Cosib, che ha ospitato l’evento, esponenti della maggioranza politica di centrodestra anche negli incarichi di partito.
Insomma, un rendez-vous per celebrare i successi del 2024, ma anche lanciando sfide particolari, come quella sui trasporti pubblici, con l’obiettivo di varare una società in house per sottrarre il personale dalle beghe che si vivono da anni. La sanità, senza ombra di dubbio è stata la più gettonata, ne hanno parlato in diversi, specie dopo lo sforzo che il Governo ha fatto nell’ultima manovra stanziando risorse straordinarie e misure strutturali, attraverso cui cercare di uscire dal commissariamento.
L’elenco dei primari, undici, che hanno arricchito l’attrattività del Molise, il faro puntato sull’ex Cattolica, l’obiettivo di formare medici molisani per i molisani.
Ma chiunque ha fornito dati, numeri e programmi, in un quadro di risorse che ha dovuto fronteggiare anche il riconoscimento di 220 debiti fuori bilancio.
La partita delle infrastrutture, dell’agricoltura, dello sviluppo economico, con la Gigafactory al centro di quasi tutti i discorsi, perché ne va del Molise.
La sintesi è difficile, per questo, dovizia di particolare in verbis, abbiamo scelto di filmare l’intera conferenza, che ovviamente si dovrà avere la pazienza di seguire, per scoprire ciò che è stato fatto e ciò che avverrà o avverrebbe, ma interessanti sono state anche le chiose di carattere politico, volgendo lo sguardo al passato, con aneddoti come quello del governatore campano De Luca sui fondi concessi alla sanità molisana.
L’asse trasversale che permette di collaborare e ottenere risultati tangibili e concreti, questo il copione seguito dal centrodestra battente bandiera Roberti, con l’ex presidente Michele Iorio a riconoscergli questo ruolo di regista, rimarcando l’assenza di screzi in giunta, quasi un unicum nella sua vasta esperienza di amministratore regionale.
Chiaramente, un bilancio con prospettive fatto da chi governa, ma la visione e la coesione di squadra, anche estendendo competenze e responsabilità ai consiglieri delegati (Roberto Di Pardo era assente per motivi personali) fanno poggiare sull’equilibrio l’azione della Regione Molise.
Il 2025 sotto tanti aspetti sarà il vero banco di prova, messe alle spalle le difficoltà di un 2024 in cui è stato necessario anche restare a galla, non temendo ipotesi scissioniste, come paventate nell’autunno.
Emanuele Bracone