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sabato 2 Agosto 2025
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«La Regione diffidi l’Egam a far cessare la convenzione Acea a Termoli e subentri Grim»

TERMOLI. L’opposizione di centrosinistra in Consiglio regionale entra nel merito della gestione del servizio idrico integrato di Termoli, che l’amministrazione comunale ha assegnato all’Acea Molise. 

Esposto da Roberto Gravina, un atto che attraverso la mozione a Palazzo D’Aimmo, intende chiarire la posizione della Regione Molise e della proroga quindicennale concessa dal comune in forza della Convenzione stipulata con Acea in data 3.8.2022.

Nei rilievi degli esponenti di minoranza, «Sebbene, a quella data: a) fosse stata aggiudicata la gara per il project financing relativo ai lavori del depuratore di Termoli e dunque si fosse verificata la condizione per il termine della proroga secondo quanto previsto dalla D.G. 29.12.2021, n. 295 del comune di Termoli;

b) fosse stata affidata la gestione del sistema idrico integrato dell’Ato unico Molise alla Grim s.c.a.r.l. ovvero si fosse verificata la seconda condizione per il termine della proroga della gestione».

Inoltre, «Chiarire le motivazioni poste alla base del silenzio osservato in ordine alla comunicazione del comune di Termoli del 9.5.2024 con la quale veniva informata dell’avvenuta approvazione del nuovo quadro economico afferente i lavori per il progetto di dismissione e rilocalizzazione del depuratore del porto di Termoli per un importo complessivo pari ad € 23.007.472,12 in luogo dell’importo iniziale pari a 7.500.000,00 e della contemporanea decisione di finanziare ogni onere ovvero € 19.182.472,12 esclusivamente mediante aumento della tariffa idrica; esporre chiaramente la posizione della Regione Molise in merito alle paventate modifiche del Piano d’Ambito e al nuovo piano di investimenti approvato dal Comune di Termoli, al fine di assicurare che le decisioni prese siano conformi agli obiettivi di sostenibilità economica e sociale e di perequazione delle tariffe».

La mozione vuole impegnare il Consiglio regionale a diffidare Egam dal disporre la cessazione della convenzione tra Acea Molise s.r.l. ed il Comune di Termoli, disponendo il subingresso di Grim s.c.a.r.l. nella gestione del S.I.I. termolese, di cui peraltro il comune di Termoli è già socio, così realizzando una gestione unica dell’Ato Molise, in ossequio alla normativa vigente; in caso di inadempienza di Egam entro il termine così disposto, avvalersi dei poteri sostitutivi mediante nomina di un commissario ad acta, secondo quanto previsto dalla Legge regionale n. 4/2017, art. 4, lett. E».

Ma non è finita qui, «in ossequio alla Legge regionale n. 4/2017, art. 4, lett. c), i motivi per i quali, a fronte di un maggior onere per i cittadini dovuto agli incrementi tariffari per finanziare il nuovo piano di investimento, non si siano valutate ipotesi alternative tra cui, a mero titolo esemplificativo ma certo non esaustivo, il ricorso a fondi FSC 2021/2027 e/o P. O. Fesr; adottare misure concrete nella gestione degli investimenti necessari, valutando soluzioni per evitare che l’intero carico finanziario ricada esclusivamente sulle tariffe degli utenti; presentare la relazione annuale al Consiglio regionale sullo stato di attuazione del servizio idrico integrato, come previsto dall’art. 4, comma 3, lettera h), della L.R. 22 aprile 2017 n. 4, anche a valle delle audizioni tenutesi in commissione per consentire un dibattito trasparente e informato in aula sulle tariffe e sugli investimenti». Infine, «A riferire periodicamente in aula sugli sviluppi riguardanti l’attuazione degli impegni assunti e a fornire aggiornamenti dettagliati sugli effetti delle misure adottate».

Alla conferenza stampa, oltre a Roberto Gravina, hanno partecipato i consiglieri Angelo Primiani, Massimo Romano, Alessandra Salvatore e Micaela Fanelli.