TERMOLI. «Oltre la giornata mondiale della salute mentale», questo l’obiettivo della rete di associazioni del territorio, che giovedì scorso, 28 novembre, ha avuto un incontro tra una rappresentanza di enti e associazioni impegnate nella tutela della salute mentale in basso Molise e il sindaco di Termoli Nico Balice con l’assessora alle Politiche Sociali Mariella Vaino.
Durante l’incontro sono state affrontate problematiche, criticità e risorse del sistema territoriale della salute mentale, esposte già nell’incontro pubblico del 13 maggio scorso e riassunte nel documento seguente. In particolare, tra gli altri, è emerso il bisogno di organizzare più spazi aggregativi e di ascolto in favore della popolazione giovanile, rispetto ai quali l’amministrazione comunale ha detto di volersi impegnare attivamente.
L’incontro si è svolto in un clima di reciproco ascolto, di confronto e di dialogo, che lascia ben sperare rispetto allo sviluppo di ulteriori proficue collaborazioni.
Continuare a progettare il sistema territoriale per la salute mentale.
Il 10 ottobre a Termoli si è festeggiata la Giornata Mondiale della Salute Mentale: è stato un momento in cui i cittadini, i familiari dei pazienti, i pazienti stessi, le associazioni cittadine hanno potuto esprimere le proprie esigenze circa la Salute Mentale. Ringraziamo l’amministrazione comunale di Termoli per aver aderito all’iniziativa illuminando di verde (colore della Salute Mentale) lo stabile del Comune e i consiglieri regionali e comunali per gli interventi. Ringraziamo altresì la diocesi di Termoli-Larino e l’associazione Pro Loco per averci calorosamente sostenuti.
Termoli gode sicuramente di diversi servizi garantiti dal sistema di Salute Mentale caratterizzato dal Centro di Salute Mentale, dal reparto di Psichiatria, dal Servizio per le Dipendenze patologiche, dal Centro Diurno, dalle Comunità Terapeutiche. Ma tutto questo non è sufficiente. Negli ultimi mesi, inoltre, ci sono state alcune importanti esperienze innovative a rafforzamento del sistema, che andrebbero tuttavia potenziate. Nello specifico:
l’istituzione dell’accesso diretto presso il CSM, che necessiterebbe, tuttavia, di più personale per entrare organicamente a sistema ed essere il più garantito ed efficace possibile;
l’apertura presso il CSM dell’ambulatorio per i Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione, anche se un servizio del genere andrebbe garantito stabilmente e non è accettabile che possa terminare all’estinzione di un progetto. Sarebbe auspicabile, pertanto, che: 1) il servizio entrasse strutturalmente a far parte dell’offerta dei servizi del CSM, prevedendone, inoltre, l’apertura per tutti i giorni della settimana e predisponendo l’entrata in pianta organica delle figure di nutrizionisti e di psicologi specializzati; 2) che si proceda con l’istituzione di una Comunità per Disturbi dell’Alimentazione e Nutrizione in Basso Molise, in modo da poter rispondere alle diverse necessità;
per ciò che concerne i disturbi dello spettro autistico: il CSM di Termoli, grazie ad un progetto, al momento offre un’attività diagnostica al riguardo, ma è indispensabile che si accelerino le procedure affinché tutte le figure professionali previste a monte possano effettivamente esercitare nel servizio;
la progettazione sperimentale di FACTORY e di NEOS, spazi di aggregazione, inclusivi e aperti al protagonismo e alla creatività delle persone che li attraversano (utenti in carico ai servizi, familiari, operatori della salute mentale, cittadine e cittadini).
Nel complesso ci sarebbe l’esigenza di una maggiore azione dei Servizi sul territorio con un potenziamento delle risorse da destinare alla Salute Mentale.
Già a seguito del partecipato incontro Nessuno è un’isola dello scorso 13 maggio al cinema Sant’Antonio era stato predisposto un documento, a firma di diverse associazioni ed enti che operano nel basso Molise, con l’obiettivo di sollecitare i decisori politici a tutelare, valorizzare e rafforzare il sistema regionale della salute mentale attraverso una attenta e partecipata progettazione territoriale. Le esigenze allora espresse sono state riprese e ridiscusse all’interno di Agorai, uno spazio permanente di ascolto tra le istituzioni locali della salute mentale e la cittadinanza, per generare buona salute mentale nel territorio. Il dialogo aperto di Agorai è stato ben accolto dalla cittadinanza: finora si sono svolti cinque incontri molto partecipati, di cui uno proprio in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale in piazza Sant’Antonio. L’appuntamento di Agorai continua ad essere il secondo lunedì del mese in contemporanea con tante altre città italiane.
I promotori di Nessuno è un’isola e l’assemblea di Agorai condividono alcuni punti fondamentali che una riforma del sistema territoriale per la salute mentale dovrebbe intraprendere. Si tratta di vie possibili e fondamentali nello stesso tempo, da percorrere urgentemente, per evitare il crollo e il deterioramento dell’intero sistema:
1- re-insediare urgentemente il comitato salute mentale presso la Giunta Regionale del Molise;
2- il budget di salute: si tratta di uno strumento fondamentale per personalizzare maggiormente i progetti abilitativi in favore dei pazienti. Il Molise è l’unica regione d’Italia a non avere una Legge sul budget di salute e a “brillare” per l’assenza dei tirocini formativi (borse lavoro): tali vuoti, molto pesanti, andrebbero colmati immediatamente e il budget di salute potrebbe essere lo strumento giusto per farlo!
3- investire sulla semi-residenzialità: non solo distribuire meglio i posti dei centri diurni tra Termoli Campobasso e Isernia (nello specifico i posti disponibili a Termoli andrebbero portati a 20), ma soprattutto aumentare l’offerta dei servizi, pianificandone di nuovi per andare incontro ai bisogni di altre fasce di popolazione;
4- riprogrammare l’offerta delle strutture residenziali: in Molise ce ne sono troppe (con rischio sperequazioni); l’offerta attuale, per di più, è inadatta ad intercettare la complessità dei bisogni della popolazione con disagio mentale: la conseguenza è, anche in questo settore della sanità pubblica, il ricorso a strutture fuori Regione e, quindi, un aumento della mobilità passiva. Si tratta di una situazione da anni stigmatizzata dal Ministero della Salute;
5- il personale che opera nella salute mentale sta calando velocemente. Si rischia grossissimo!
6- abitare supportato: la non-attivazione dei gruppi appartamento è un altro triste primato molisano. A Termoli e a Casacalenda i progetti di abitare supportato per pazienti psichiatrici sono finanziati a spese proprie dalle Cooperative e gestiti volontariamente dalle equipe di operatori (con rischi non da poco!);
7- la neuropsichiatria infantile andrebbe inserita nel Dipartimento Salute Mentale.
Si evidenzia, inoltre, la necessità che il sistema della salute mentale si focalizzi meglio su alcuni bisogni emergenti: dolore mentale giovanile, sofferenza delle persone migranti e di altri settori marginalizzati e discriminati della popolazione.
Nel contesto della Giornata Mondiale della Salute Mentale, infine, è stata posta grande attenzione sul nesso tra Salute Mentale e lavoro, così come proposto dell’Organizzazione Mondiale della Salute. Sono diverse le correlazioni tra il mondo del lavoro e il benessere psicologico. Da un lato lo stress, lo sfruttamento, le difficoltà economiche determinano vulnerabilità che possono evolvere in disturbi; dall’altro, chi soffre di un disagio mentale è emarginato dal mercato del lavoro. È fondamentale che la tutela del lavoro dignitoso sia in cima alle preoccupazioni di tutti gli enti e di tutte le istituzioni locali.
Questo documento, che rappresenta anche un accorato appello a fare bene e a fare presto, è rivolto ai tecnici e ai decisori politici, a chi ha il potere e la responsabilità di decidere; ma è condiviso con la cittadinanza tutta, con l’intento informare e diffondere il più possibile una cultura della salute mentale come bene comune.
Ognuno è chiamato a fare la propria parte e noi, come esperti, testimoni diretti e “sentinelle territoriali”, siamo disponibili ad ogni tipo di collaborazione: nessuno è un’isola, nella cooperazione e nel dialogo una buona riforma del sistema territoriale per la salute mentale è possibile!»
Un contributo diffuso dalle associazioni in rete che operano nel basso Molise.