TERMOLI. Continua la preparazione agli ordini del mister Andrea Mosconi del Termoli Calcio 1920 del nuovo corso post Montaquila, anche se tarda ad arrivare la fumata bianca che sancirà il passaggio della società alla nuova cordata d’Imprenditori di cui il nome pubblico, tra quelli interessati all’acquisto è quello dell’imprenditore già in passato ex proprietario e presidente Nicola Cesare.
E’ sicuramente una corsa frenetica contro il tempo perché a Termoli il nuovo direttore generale, Pinuccio De Filippis, sta allestendo la squadra con nuovi inserimenti e infatti da un paio di giorni all’ allenamento della squadra ci sono già i primi due volti nuovi.
Si parte con Andrea Zammarchi, attaccante classe 2000, arrivato in giallorosso dall’esperienza al San Marino e già ex Vigor Senigallia lo scorso anno con due gol, contribuì alla vittoria dei marchigiani a Termoli, ma ha giocato anche Campobasso, Recanatese, Fano e Tolentino, e poi c’è anche Federico Biaggi, centrocampista classe 2003 che arriva dal Casarano, cresciuto nel Genoa e già ex Pistoiese e Seravezza.
Questi i primi rinforzi della squadra, in attesa di almeno altri due arrivi che andranno a dar manforte al gruppo bisognoso di giocatori di sostanza e rendimento, notizia di quest’oggi in queste ore il Termoli ha chiuso anche per Abdou Diakhate classe 1998 Il centrocampista ex Paternò ha iniziato la stagione alla Gelbison con 6 presenze.
Mentre il forte attaccante, l’ex Livorno James Tenkorang, che sembrava potesse giungere a Termoli ora è ufficiale è un nuovo calciatore della Vigor Senigallia.
Per quanto riguarda i ritorni a Termoli dovrebbe essere ufficiale fra poche ore il ritorno del bravo e concreto ed efficiente ds che era a Termoli fino al campionato scorso Giovanni Guadagnolo, i nuovi dirigenti quelli da scrivania e quelli di campo si stanno facendo in quattro per battersi sul tempo e chiudere in fretta la stenuante trattativa anche per cercare di ufficializzare i nuovi giocatori da consegnare a mister Mosconi soprattutto per la gara difficilissima di domani ad Ascoli Piceno, seconda in classifica e per nulla impietosita come giusto che sia davanti alla nostra situazione.
L’importante che tra le parti in contesa ci sia la reale volontà di chiudere al più presto possibile, una transizione che non deve durare all’infinito perché sarebbe un danno per tutti, sia chi cede che chi rileva la società giallorossa.