TERMOLI. Il Natale è alle porte e con esso arriva la tradizionale corsa per riunirsi con i propri cari, specialmente per coloro che, come ogni anno, ritornano nel Molise. Ma dietro la gioia del ritorno a casa si nasconde la realtà di un viaggio spesso difficile e scomodo, dove il trasporto pubblico, in particolare il servizio ferroviario, diventa una vera e propria “pillola amara”. Nonostante i progressi tecnologici e le promesse di una flotta più moderna, i treni e i servizi sostitutivi continuano a essere insufficienti a garantire una mobilità fluida durante le festività. L’incertezza, la carenza di informazioni e la mancanza di soluzioni adeguate rendono il viaggio un’incognita, mettendo a dura prova chi desidera solo tornare a casa per celebrare il Natale. In questa nota di “Movimento Consumatori”, si riflette sullo stato del servizio ferroviario in Molise e sull’importanza di rispondere alle esigenze dei cittadini, soprattutto in un periodo tanto significativo come le festività natalizie
«Natale è dietro l’angolo e noi pensiamo ai nostri figli e familiari sparsi per l’Italia a lavorare o cercar lavoro che, come è tradizione, se possono tornano nel Molise a riabbracciare parenti e amici e riassaporare il sapore della propria terra. E come è nostra competenza e anche per ricordi non lontani pensiamo a quella pillola amara che è il viaggio, come sempre. L’affollamento c’è stato sempre, pillola amara prima dei dolci semplici, alleviata per quanto possibile dal direttore di allora di Trenitalia, Vittorio Moffa, che per tempo si dava da fare a chiedere in prestito ai colleghi di altre regioni le vecchie motrici per fare i convogli di cinque carrozze che fronteggiavano in qualche modo la situazione, con qualche disagio ma non lasciavano a terra nessuno e con meno guasti di adesso, ad onor di cronaca e non per nostalgia perché ricordiamo ma viviamo nel presente. E la Direzione del Molise di Trenitalia comunicava orgogliosa e per tempo che per il periodo delle feste di fine anno fino all’epifania erano assicurati i convogli di cinque carrozze, di più non si poteva tecnicamente, così si sapeva di dover fare la penitenza ma a casa si arrivava.
Ma siamo nell’oggi e Trenitalia, certamente non sollecitata dalla Regione, non comunica ancora niente e noi siamo costretti a chiedere conto scomodando i colleghi degli organi d’informazione nonostante la legge del 24-12 2007 n. 244, finanziaria 2008, comunemente detta, impone ( è obbligo non un piacere) di attivare istituti di informazione, comunicazione, monitoraggio e controlli sull’opeato dei gestori a cui gli enti locali competenti affidano servizi pubblici. Tutto sarebbe attivato con le associazioni dei consumatori utenti, cioè con i cittadini come vogliono le norme e la prassi della Unione Europea, ma la Regione Molise, restando accigliata e immobile nella sua non osservanza di un obbligo di legge, quindi fuorilegge, non applica e mette in funzione questa norme. Così siamo costretti ad andare in giro a raccogliere indiscrezioni per intervenire come sempre con responsabilità. Pare che Trenitalia sia convinta che la flotta dei treni molisani , la più piccola d’Italia, dice in rapporto “Peendolaria” di Legambiente, la più nuova dice la Regione, sia sufficiente a garantire un servizio adeguato alla situazione che ben si può prevedere. Sarebbe opportuno dirlo ufficialmente così se le cose andranno come al solito si saprà che la colpa non è del destino cinico e baro o del perfido Bajon. Ma non ci divertiamo quando le cose vanno male perché soffrono i cittadini e allora fateci sapere , avete programmato qualcosa ? Qualcun altro dei nuovi treni è entrato in servizio, fate sapere ai cittadini a cosa vanno incontro. L’andamento nel ponte dell’Immacolata non è stato proprio rassicurante .E se da Roma ad Isernia le cose andranno in maniera tollerabile, resta il problema dell’ultimo miglio, Isernia – Campobasso; è stato rafforzato il servizio sostitutivo autobus che certamente, se tutto è come sempre, non saranno sufficienti e amici e parenti , quelli si, dovranno organizzarsi per andarseli a prendere ad Isernia i loro cari per non lasciarli in mezzo alla strada alla viglia di Natale. Se non avete previsto niente fate qualcosa, si può ancora provvedere. E da Termoli il problema non c’è, non c’è più il servizio.
Noi speriamo bene veramente, buon Natale».