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mercoledì 2 Aprile 2025
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La coperta corta del “ridimensionamento” scolastico

TERMOLI. Ci risiamo, a distanza di un anno si addensando nuovi pesanti spettri sul destino dell’istituto comprensivo “Schweitzer” di Termoli.

La proposta di accorpamento tra gli istituti superiori Boccardi-Tiberio e Federico di Svevia pareva aver messo al riparo l’autonomia della scuola che sorge in via Perrotta e viale Trieste, storicamente, oltre al plesso di via Stati Uniti.

Tuttavia, con la scelta di non mutare più i destini di “Ragioneria” e “Alberghiero”, aggregandoli, la seconda dirigenza scolastica in predicato di sparire è di nuovo questa.

Termoli avrebbe così, sin dall’anno scolastico venturo tre istituti comprensivi, di cui due sul perimetro urbano esclusivo, la Bernacchia-Schweitzer e l’Achille Pace, che assorbirebbero plessi e studenti. Oltretutto, con una Brigida proiettata a dimensione sovracomunale.

Chiaramente, possiamo ipotizzare che prima del voto definitivo in Consiglio regionale ci si muoverà ancora con istanze e appelli, non crediamo che si possa ammainare la bandiera dell’autonomia senza dire la propria.

Quando commentammo la soppressione dell’ipotesi di soppressione della dirigenza del Boccardi-Tiberio mettemmo in evidenza come le sfide della competitività e della formazione non debbano declinarsi sul ridimensionamento e ribadiamo questa convinzione. Si applica la legge, certo, ma allora occorrerebbe invertire la tendenza a livello normativo, puntando sulla valorizzazione delle specificità locali e delle identità, non sul taglio lineare.  Ancora una volta si ridisegna il risiko didattico.

Emanuele Bracone