TERMOLI-GUGLIONESI. La Feneal-Uil non arretra di fronte a chi cerca di strumentalizzare le sue posizioni all’interno dello stabilimento Saint Gobain di Termoli. Con fermezza e chiarezza, il sindacato ribadisce il suo impegno a tutela dei lavoratori, denunciando atteggiamenti aziendali che ritiene inaccettabili e chiedendo un confronto serio e rispettoso.
«La Feneal-Uil non ci sta. Premettiamo che questo sindacato non ha paura delle strumentalizzazioni che artatamente alcuni soggetti stanno facendo sulle nostre posizioni all’interno dello stabilimento Saint-Gobain di Termoli. Si sappia che la Feneal-Uil è un’organizzazione sindacale pulita, i nostri iscritti possono andare orgogliosi di aderirvi perché contrattiamo senza mire e contropartite personalistiche. La Feneal-Uil non lascerà mai correre o sorvolare su atteggiamenti prevaricatori che non hanno rispetto dei lavoratori, come quello tenuto dalla Direzione di questo stabilimento. Unitariamente siamo andati in assemblea dai lavoratori per stigmatizzare l’atteggiamento presuntuoso dell’Azienda, manifestato nel corso dell’incontro del 12 novembre scorso, che ha vanificato persino gli sforzi negoziali fatti dal loro direttore con la Rsu, nonostante le perplessità del sindacato. Erano o no rimasti d’accordo, direttore ed Rsu, sulla possibilità di proseguire con le attuali turnistiche? La Saint-Gobain era o no cosciente del fatto che quest’argomento sarebbe stato discusso e dibattuto in assemblea dai lavoratori? La Saint-Gobain ha mai chiarito i motivi che la inducono a richiedere ai nostri lavoratori di lavorare il sabato e la domenica? Per sopperire al continuo stillicidio del richiamo di chi sta a riposo, la Saint-Gobain ha mai dato risposta circa il numero minimo di lavoratori di cui va composta ogni squadra?
La Saint-Gobain ha mai pensato che i lavoratori del sito di Termoli meritano di essere trattati come quelli di Casola? Nonostante tutto, ad oggi ancora non riusciamo a capire l’atteggiamento di rottura voluto dall’azienda nel corso della riunione in associazione degli Industriali. È vero o no che il comportamento aziendale ci ha fatto tornare in assemblea dai lavoratori per proclamare lo stato di agitazione, con l’astensione delle prestazioni di lavoro a straordinario e delle sostituzioni a cui giornalmente sono chiamati per la cronica carenza di personale? La Feneal-Uil chiede: cos’è cambiato da allora ad oggi?
Non registriamo nessun cenno di ravvedimento da parte di chi ha rotto il tavolo, non ci sono state aperture su questi argomenti. Siamo stati noi, la Feneal-Uil, a ricordare alla Saint-Gobain i rischi di una radicalizzazione delle posizioni, sia dalla parte dei lavoratori – che si vedrebbero costretti a turni massacranti – sia da parte dell’azienda, che non avrebbe la garanzia del realizzo degli obiettivi imposti unilateralmente. Per quanto ci riguarda, una volta chiariti i pro e i contro di qualsiasi argomento, una volta che i lavoratori si sono espressi, non possiamo far altro che accettarne il volere. La Feneal-Uil tralascia le gratuite invettive e provocazioni che provengono da qualche servo sciocco. Speriamo solo che simili atteggiamenti siano finalizzati al mantenimento di qualche situazione di privilegio di cui questi oggi godono. Alla Feneal-Uil interessa solo proteggere e tutelare i lavoratori. Dalla Saint-Gobain ci aspettiamo il coraggio di riaprire un vero tavolo di confronto, lo stesso che loro hanno portato a rottura. Come Feneal-Uil dalla Saint-Gobain pretendiamo rispetto, lo stesso che abbiamo dimostrato di avere nei suoi confronti».


