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venerdì 11 Luglio 2025
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“Il debito omertoso”: l’affondo dem a Guglionesi

GUGLIONESI. Il circolo dem interviene sul cosiddetto “debito omertoso”.

«Il silenzio tombale sulla voragine creatasi da illo tempore nelle casse comunali è stato squarciato dai provvedimenti natalizi del Commissario Straordinario in virtù dei quali si è messa in sicurezza l’operatività del bilancio comunale e nel contempo si è venuti a conoscenza delle cause che hanno reso urgente la loro adozione. Infatti bisognava porre rimedio ad un atto di pignoramento emesso dal Tribunale di Larino e notificato il 10 ottobre 2024 per un importo complessivo di euro 468.357,66, derivanti da contributi previdenziali non riversati all’Inps a seguito del sisma del 2002.

Giova ricordare che il provvedimento di sospensione del versamento delle imposte dirette e indirette, dei contributi previdenziali, ecc., è rientrato nel quadro degli interventi a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nell’ottobre 2002 nei territori delle regioni Molise e Puglia, che consentiva ai contribuenti residenti in quei territori di beneficiare di un periodo di sospensione. Provvedimento che è stato adottato in quasi tutti i comuni molisani quando l’allora Giunta Regionale, presieduta da Iorio, ha esteso l’area del cratere all’intero territorio regionale.

Il debito si è concretizzato nel momento in cui il Comune, a seguito dell’entrata in vigore del decreto 23 ottobre 2008 n° 162, non ha adempiuto agli obblighi previsti. Pertanto è nel periodo successivo al 2008 che il debito si materializza poiché gli inviti e le sentenze di condanna al pagamento vengono del tutto ignorati facendo ricorso inutilmente alle costose prestazioni legali dell’Avv. Angelo Sbrocca, su incarico della Giunta Antonacci, per azioni legali rilevatesi nei fatti del tutto temerarie.

Il provvedimento prevedeva la restituzione in 120 rate mensili con una riduzione del sessanta per cento e senza sanzioni o interessi. Le modalità, i dati e il termine per presentare un modello di comunicazione per la definizione dei versamenti e dei pagamenti sono stati stabiliti da un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate. La sospensione, quindi, ha riguardato sette esercizi fiscali, ovvero dal 2002 fino al 30 giugno 2008.

In tale fedele ricostruzione della vicenda vanno collocati temporalmente i veri protagonisti di tale narrazione, se si vuole comprendere la verità. Evitando affermazioni generiche e prive di fondamento.

Il Pd che viene tirato sempre in ballo da interessati osservatori delle vicende politiche locali persino ad esempio allorquando pur essendo in minoranza gli si imputa la colpa della lunga durata del commissariamento e non a chi di dovere la caduta di un’amministrazione da poco in sella per motivi di interessi solo di parte, non si sottrae nel fare chiarezza su questa vicenda rappresentando che tale compito spettava agli autori materiali di tale vicenda che non rappresenta una pagina bella della vita amministrativa del nostro comune.

L’unico disappunto è che forse tale vicenda poteva essere nota in precedenza in modo tale che i cittadini al momento elettorale avrebbero tenuto conto di tale misfatto.

Il Pd se da un lato plaude all’intervento del Commissario Straordinario dall’altro l’invita a non abbassare le luci su questa vicenda che va segnalata alla Corte dei Conti per l’accertamento di eventuali responsabilità della parte politica, ma anche di qualche dirigente comunale che aveva l’obbligo di accantonare le somme e non ad esempio proporre variazioni di bilancio con entrate inesistenti corrette poi dalla gestione commissariale. Il Pd pertanto chiede chiarezza sull’intera vicenda perché non vuole che i costi di tali buchi siano pagati solo dai cittadini ad esempio, ci sorge il sospetto, a partire dall’aumento Tari 2024 che abbiamo avversato e di cui stiamo valutando le iniziative più opportune per impugnarlo nelle sedi più opportune tramite una nostra prossima informativa pubblica».