martedì 11 Febbraio 2025
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Capotreno aggredito, UilT: «Più sorveglianza sui convogli ferroviari»

CAMPOBASSO. Un capotreno molisano è stato aggredito in Campania, in merito giunge la “denuncia sindacale” da parte della UilTrasporti, a firma di Nicola Scafa e Stefano Marinelli, rispettivamente segretario provinciale e segretario regionale in Molise.

«Nonostante gli accordi di sicurezza stipulati tra il Ministero dell’Interno e le ferrovie statali, anche a seguito dell’implementazione e potenziamento del personale FS Security sia a bordo dei treni che presso le stazioni, è con rammarico che si osserva come il fenomeno delle aggressioni nei confronti del personale di viaggio sia un evento ricorrente, persino durante le festività natalizie.

Un nuovo atto di violenza ha contraddistinto il pomeriggio del 26 dicembre, quando un capotreno dell’area di Campobasso è stato aggredito nella stazione di Caserta mentre era in servizio sul treno 5189, diretto da Isernia a Napoli. L’aggressione si è manifestata con un colpo al volto che ha provocato traumi e contusioni al naso, così come diverse escoriazioni. Il capotreno è stato prontamente trasportato al pronto soccorso di Caserta. Anche se le ferite fisiche sono state considerate non gravi, il trauma psicologico subito mette in evidenza la significativa vulnerabilità a cui sono soggetti i professionisti del trasporto ferroviario.

Come Uiltrasporti Molise, riteniamo estremamente necessario un incremento della sicurezza sui treni, che non può più essere rimandato. Sottolineiamo l’urgenza dell’introduzione di personale di sorveglianza a bordo, della messa in atto di sistemi di videosorveglianza ben visibili e opportunamente segnalati, così come di campagne di sensibilizzazione destinate ad educare i viaggiatori sul rispetto dovuto verso il personale ferroviario e sulle ripercussioni legali dei comportamenti violenti.

In aggiunta, siamo fermamente convinti che chi si rende responsabile di tali atti violenti debba essere escluso per sempre dall’utilizzo dei mezzi pubblici, anche attraverso l’istituzione di una blacklist. L’incidente di Caserta rappresenta, purtroppo, l’ennesima conferma di un sistema che necessita di un intervento deciso per prevenire e sanzionare la violenza nei confronti dei lavoratori del settore trasporti».