TERMOLI. Impennata di trasgressioni e condotte meno tollerabili, quando ci sono di mezzo i giovani, la questione è “generazionale”, dove si ferma il percorso di formazione.
Un residente di via delle Tamerici, la zona alla periferia Sud di Termoli, ha voluto rappresentare lo spaccato di tracotanza e noncuranza degli altri, perché c’è chi dà sfogo alla sua passione a due ruote, ma restando pericolosamente su una, anche quando nei dintorni c’è chi potrebbe subirne le conseguenze.
Il 57enne mette in evidenza che «Quand’ero ragazzino invidiavo quelli della mia età perché avevano il motorino. Chi non lo voleva a quell’età ed a quei tempi?
Purtroppo non rimaneva che chiedere all’amico col motorino di poter fare un giro.
Quest’ultimo molto gentilmente e senza particolari raccomandazioni mi concedeva l’uso del mezzo.
Pur se giravo all’interno di un ampio cortile, non ho mai provato a fare le impennate o spericolatezze varie, non ne sentivo la necessità. Gustavo l’ebrezza del momento, assaggiavo l’attimo, conscio che da li a poco avrei riconsegnato l’oggetto dei miei desideri di all’ora.
Questa osservazione nasce dal fatto che proprio nel pomeriggio del 1° giorno dell’anno nuovo, ho assistito a una inutile e rischiosa scena. Un giovane con fare spavaldo a bordo del suo scooter, era intento con l’impennare il suo mezzo innanzi al sottoscritto, e mentre transitava una mia amica in bici.
Quanto detto accadeva in via delle Tamerici, nella strada dove insiste il piccolo parco giochi per bambini.
Il giovane impennava più volte, facendo avanti e indietro su di una ruota, incurante della presenza di altri.
Non riconosco questa generazione di giovani in quello che rappresentavo io all’epoca con la mia giovane età.
Non vi era fame di spericolatezza, di esibizionismo.
La sfacciataggine, la sfida, affrontare il rischio di farsi seriamente male per il divertimento di andare su di una ruota su strada pubblica dove passano macchine e persone, è da incoscienti.
Mentre riprendevo col mio cellulare l’amica in bici, immortalavo il momento in cui il pavido motociclista si esibiva, mettendo a rischio l’incolumità della donna.
Forse alcuni cittadini credono che via delle Tamerici e parte di via delle Acacie, trovandosi in periferia di Termoli, non siano soggette a regolamentazione del codice della strada e lontane da occhi.
Ancora una volta mi tocca constatare che il senso civico, il rispetto del già citato codice della strada non esiste.
Esiste comunque e di fatto, la segnaletica stradale orizzontale e verticale.
Il senso civico per comodità alcuni esseri l’hanno dimenticato.
Spero vivamente che la Polizia municipale, la Polizia di stato, i Carabinieri, riescano a leggere questa umile ma doverosa segnalazione».