SANTA CROCE DI MAGLIANO. A 25 anni dalla morte di Bettino Craxi, oggi l’anniversario della scomparsa dell’ex presidente del Consiglio socialista. A ricordarlo, l’ex sindaco di Santa Croce di Magliano, Giovanni Gianfelice.
«Ricorre oggi, domenica 19 gennaio, il venticinquesimo anniversario della morte di Bettino Craxi avvenuta ad Hammamet in Tunisia dove ancora attualmente è sepolto. Io fui presente insieme ad una nutrita delegazione e di parlamentari ed esponenti socialisti a Tunisi ai suoi funerali che si tennero nella bellissima cattedrale. Ricordo la grandissima partecipazione di tanti Capi di Stato da tutto il mondo, la commozione di Arafat e di tantissimi esponenti del mondo arabo che credevano nelle politiche pacifiste e solidali di Craxi e dei socialisti italiani specie in quella pericolosa polveriera Medio orientale. Il Governo italiano guidato all’epoca da D’Alema fu rappresentato da Minniti che subì giustamente a mio avviso, forti contestazioni da parte dei “cugini” socialisti offesi dagli atteggiamenti dei soliti “compagni” comunisti italiani. È passato un quarto di secolo, la Storia sta restituendo al PSI e all’Italia intera le tante verità nascoste, celate o manomesse.
La ferita nella sinistra italiana o quel che resta di una sinistra frammentata, dispersa e che guarda più al liberismo che tanto male ha fatto a questo Paese anziché ai problemi del lavoro, della famiglia, dei giovani e della solidarietà, resta. Quella ferita si sente eccome, è viva è presente nei cuori dei tanti socialisti che con Craxi credevano nel progetto di modernizzazione del nostro Paese, credevano nella sovranità del nostro Governo senza abbassare mai la testa (Sigonella docet), credevano in una Europa diversa da questa, basati sui valori della Pace, della Giustizia, della sussidiarietà e della solidarietà fra i popoli, così come auspicavano i Padri fondatori.
Credevano in una economia solidale ed equamente distribuita per evitare che masse di cittadini rimanessero indietro. Ecco Craxi è stato un politico lungimirante perché molte cose che lui prevedeva oltre 30 anni fa, puntualmente si sono avverate. Un gigante rispetto a nani e ballerine di oggi. Craxi che si era tanto adoperato per far entrare gli ex comunisti nella casa dei Socialisti europei, fu ripagato attraverso la pagliacciata orchestrata a tavolino da servizi e poteri forti, chiamata Tangentopoli, con pesanti accuse, offese, lanci di monetine e quant’altro nonostante nel suo ultimo discorso in Parlamento fu l’unico a riconoscere che il sistema in Italia all’epoca funzionava così, lo utilizzavano tutti, e i finanziamenti leciti ed illeciti li ricevevano indistintamente tutti i partiti da destra a sinistra, suggerendo una nuova Legge per voltare pagina e ridare onore e dignità alla politica. Tutto ciò non bastò anche grazie ai media e alle tante strumentalizzazioni in atto in tutta Italia che scatenò una vergognosa campagna diffamatoria antisocialista. Il resto è storia nota. Gli ex PCI, ex PDS, ex DS, ex Margherita ed oggi PD, (per mantenersi a galla e rendersi presentabili hanno cambiato dieci volte il nome), erano convinti che facendo sparire una intera classe dirigente socialista, utilizzando il grimaldello di certa nota Magistratura, il corpo elettorale di quel partito confluisse tutto nella loro pseudo sinistra.
Fortunatamente così non è stato, tanti compagni socialisti confluirono in Forza Italia non per gli ideali ma per il risentimento verso i compagni nostrani che venivano e vengono ancora oggi individuati come i veri carnefici dei Socialisti italiani, altri rimasero a guardare in attesa degli eventi che oggi sembrano affacciarsi all’orizzonte. Speriamo che anche grazie all’ottimo lavoro del dinamico Segretario socialista Maraio, al più presto anche in Italia si ritorni alla normalità e si colmi un grande vuoto politico, con il glorioso Partito Socialista riunito sotto un’unica bandiera, quella rossa e socialista che continuerà a sventolare con il vento della Libertà, della Pace, della Giustizia e della Democrazia».




