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lunedì 14 Luglio 2025
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Infamata sui social, «Ho ancora paura a uscire di casa»

TERMOLI. Ritrovarsi a 50 anni vittima di angherie social: l’era digitale comporta anche queste situazioni, assolutamente spiacevoli. A volerlo denunciare, chiaramente tutelando la sua privacy, è una nostra lettrice:
«Il cyber-bullismo porta conseguenze pesanti e difficili da affrontare e spesso conduce alla morte, chi commette questo reato perché di reato si tratta non può e non deve essere giustificato anzi va punito dalla legge. Mi ritrovo a 50 anni a dovermi difendere da accuse infamanti e calunnie gratuite fatte sui social da parte di chi è nella cerchia familiare della persona con cui sono legato, questa brutta esperienza mi ha portato non pochi problemi a livello psicologico ma anche nel sociale.

Non è bello ritrovarsi sui social, ho ricevuto le offese più brutte, sono stata paragonata alla persona più cattiva che possa esistere, sono stata definita come manipolatrice, cattiva, pericolosa, che sono brutta dichiarando e sottolineando chi fossi attraverso le iniziali del mio nome e per far capire ancor meglio sono stata virgolettata come ‘lunghissime favole inventate’ solo per ricevere like e commenti dai “followers”, così si chiamano oggi i sostenitori. Nonostante sia passato del tempo io mi ritrovo ad aver paura ad uscire di casa, perché vengo riconosciuta e spesso anche fermata per strada per chiedermi cosa fosse successo, non ho ancora denunciato, solo per rispetto del mio compagno. Dico a tutti quelli che subiscono queste vigliaccate di denunciare subito di non aver paura, io lo farò a breve anche se è passato del tempo».