TERMOLI. Il tema dell’automotive e delle fabbriche italiane, tra cui Termoli, al centro delle battaglie del deputato europeo del M5S Pasquale Tridico (The Left).
®Solo in Italia sono 100.000 i posti di lavoro a rischio nel settore dell’automotive e l’indotto fatto da piccole e medie imprese è il più penalizzato. Se non vogliamo far sparire questa industria europea, dobbiamo intervenire subito, come durante il Covid, durante il quale grazie al programma Sure solo in Italia abbiamo salvato quasi 500.000 posti di lavoro. La crisi dell’auto è europea: serve dunque una risposta europea. Abbiamo presentato un emendamento al bilancio dell’Unione del 2025, in cui proponiamo l’istituzione di un nuovo fondo Sure valido per due anni per l’automotive per 100 miliardi di euro. In passato abbiamo distribuito soldi a pioggia e i grandi manager dell’auto hanno continuato a distribuire dividendi mentre i lavoratori erano in cassa integrazione. Con questo nuovo Sure voltiamo pagina: salviamo i posti di lavoro, aiutiamo l’industria ma obblighiamo le case automobilistiche a fare maggiori investimenti per la transizione verso l’elettrico, per la formazione e per non licenziare lavoratori. Il bilancio europeo all’1,1% è troppo piccolo: non ha nessuna ambizione e rispetto alle sfide globali continua ad avere una dimensione insignificante.
Adesso abbiamo una grande occasione: una causa comune in Europa sulla quale investire per dare maggiore rilevanza all’Unione. Sure per l’automotive è l’occasione». Questo l’appello a tutti gli europarlamentari: salviamo l’industria europea dell’auto, salviamo centinaia di posti di lavoro, sostenete l’istituzione di un nuovo Sure per l’automotive. Piano che ha raccolto 230 adesioni nell’emendamento, che però non è passato, ma il contributo politico è stato riproposto oggi pomeriggio, alla sala de “La Vida”, nell’incontro pubblico organizzato dal Movimento 5 Stelle Molise, dedicato al futuro della Gigafactory e alla crisi che sta travolgendo Stellantis e l’intero settore automotive in Europa.
Presenti all’evento l’europarlamentare Pasquale Tridico e il consigliere regionale Roberto Gravina, coordinatore nazionale del Comitato Enti Locali del M5S. Moderato dall’ex consigliere regionale Valerio Fontana, l’appuntamento ha visto la partecipazione di cittadini, lavoratori e diversi rappresentanti sindacali, per un confronto aperto sul futuro del territorio e dell’intera filiera industriale. Gravina ha aperto l’incontro sottolineando come, nonostante le promesse e le rassicurazioni del gruppo Stellantis, la situazione della Gigafactory di Termoli resti drammaticamente in stallo. «Dopo l’ultimo tavolo al MIMIT di dicembre, Stellantis e ACC non hanno presentato piani concreti per il nostro territorio, e il Governo nazionale, attraverso il ministro Urso, continua a dimostrarsi inerte. La Regione Molise, governata dal centrodestra, non ha alzato la voce nemmeno di fronte alla revoca dei fondi PNRR destinati al progetto. Questa inerzia rischia di condannare Termoli e il Molise all’ennesima occasione mancata», ha dichiarato Gravina.
Presenti in sala anche diversi dipendenti e rappresentanti sindacali, nonostante il giorno festivo, così come esponenti politici.
Mentre in Spagna il progetto della Gigafactory di Saragozza avanza con decisione, grazie anche al sostegno del governo spagnolo e a condizioni economiche più favorevoli, in Italia si continua a navigare nell’incertezza.
Pasquale Tridico ha messo in evidenza questa disparità e rilanciato l’importanza strategica del progetto per Termoli: «Termoli deve diventare la capitale dell’elettrico in Italia, e il nostro Paese deve avere una Gigafactory. È una necessità industriale e strategica, non solo per il Molise, ma per l’intero sistema economico nazionale».
L’europarlamentare ha illustrato la proposta presentata attraverso un emendamento al Parlamento europeo, di un fondo europeo da 100 miliardi per l’automotive, pensato per sostenere i lavoratori, promuovere la transizione verso l’elettrico e finanziare la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie.
«Un rilancio industriale di questo tipo è indispensabile per garantire un futuro al settore, ma richiede un forte impegno politico da parte di tutti i Paesi membri, incluso il nostro Governo, che invece taglia risorse come il Fondo Automotive per dirottarle altrove», ha spiegato Tridico.
Gravina ha ricordato le iniziative del Movimento 5 Stelle per sostenere il progetto della Gigafactory, come gli emendamenti alla Legge di Bilancio per il ripristino del Fondo Automotive e la proposta di includere Cassa Depositi e Prestiti nel capitale di ACC, sul modello francese e tedesco. «Lo ripetiamo da tempo: serve una visione industriale che metta al centro Termoli e il Molise», ha aggiunto Gravina.
L’incontro animato anche dai precisi interventi di lavoratori e rappresentanti sindacali, si è chiuso con un appello alla cittadinanza per continuare a sostenere questa battaglia. «La Gigafactory a Termoli può e deve essere realizzata. Non possiamo permettere che il nostro territorio venga lasciato indietro mentre altri Paesi avanzano. Questo è il momento di agire, insieme, per costruire il futuro che il Molise merita», hanno concluso Gravina e Tridico.