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mercoledì 14 Maggio 2025
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Pillole di sicurezza e prevenzione: al riparo dal monossido di carbonio

Croce Rossa Italiana

TERMOLI. Riapre nel nuovo anno la rubrica curata da Aldo Ciccone, in tema di sicurezza e prevenzione.

In questa “pillola” parleremo di “monossido di carbonio”:

L’argomento da trattare nella prima “pillola” del 2025 (51esima complessiva) viene sollecitato dalle diverse richieste contenute nelle mail ricevute, probabilmente per le varie notizie apprese, su episodi di incidenti mortali dovuti al monossido di carbonio, che hanno destato notevole preoccupazione.

Infatti, leggo dal “Sole 24ore” che dal 19 al 30 dicembre, in Italia, ci sono stati 5 morti e 17 feriti a causa di esalazioni di monossido di carbonio.

D’inverno, perché, una delle principali cause degli incidenti, è il cattivo funzionamento dei sistemi di riscaldamento (legna, pellet, stufe a fiamma, forni – caldaie e scaldabagni a gas) soprattutto dovuto a scarsa o assente manutenzione e/o agli scarichi dei prodotti della combustione non efficienti.

Proprio nel periodo invernale, i Vigili del Fuoco, sui social, fanno sempre delle campagne informative sul pericolo derivante dal monossido di carbonio, preziose indicazioni e consigli che riporterò di seguito integrandole con considerazioni personali.

Vediamo che cosa è il monossido di carbonio e perché è così pericoloso.

L’ossido di carbonio (CO), detto anche monossido di carbonio, è un gas, più pesante dell’aria, infiammabile, incolore, inodore, insapore, non irritante, ma  particolarmente tossico e pericoloso. Si forma quando vi è una combustione incompleta, cioè quando la percentuale di ossigeno presente nell’aria non è più sufficiente a dar luogo a una combustione completa.

Per funzionare correttamente, gli impianti per il riscaldamento, ed in genere quelli a combustione, hanno bisogno di un apporto di ossigeno e quindi di un continuo e sufficiente contributo di aria.

Se anche lo smaltimento dei fumi di  combustione non è ottimale, ad esempio con una scarsa efficienza del tiraggio del camino, o vi sono delle fessurazioni delle canne che rilasciano i prodotti della combustione all’interno degli ambienti, il monossido di carbonio che si forma si riverserà nei locali, negli eventuali condotti e intercapedini, con il conseguente elevato rischio di intossicazione, anche mortale, per gli occupanti.

Perché il monossido di carbonio è così letale?

Il sangue contiene globuli rossi e bianchi. I globali rossi sono incaricati di trasportare l’ossigeno in tutti i tessuti del corpo umano. Senza scendere nei particolari, possiamo dire, semplicemente, che le molecole del monossido di carbonio si sostituiscono a quelle dell’ossigeno non permettendo il “rifornimento” vitale a tutti i tessuti del corpo. Le conseguenze più gravi sono a carico dei principali organi (cervello, cuore, etc..).

Quali sono i sintomi che ci possono aiutare a capire cosa ci sta succedendo?

I primi sintomi vengono spesso ignorati o confusi con un altro tipo di malessere in quanto l’esposizione a monossido di carbonio non dà inizialmente segni evidenti. Le persone presenti in un locale chiuso, che si va saturando di CO, non conoscendo la causa del loro malessere, non hanno sempre la chiarezza di dover reagire. Sfortunatamente i primi segni da intossicazione sono generici (mal testa, affanno, sensazione di vertigini, confusione mentale, disturbi alla vista, a volte nausea e vomito). I sintomi elencati possono essere sottovalutati e l’intossicazione può portare a danni permanenti per il danneggiamento dei tessuti del cervello e se l’intossicazione è grave, senza un tempestivo intervento medico, si giunge in breve tempo alla morte.

Cosa fare nell’immediatezza?

Appena si capisce che potrebbe esserci il rischio di intossicazione da monossido di carbonio è necessario aerare immediatamente il locale, spalancando le finestre per ventilare la stanza. Attenzione perché ci può essere il rischio che, un soccorritore improvvisato, nel tentativo di aiutare una persona, resti anch’esso intossicato. E’ indispensabile chiamare immediatamente i soccorsi sanitari ed i Vigili del fuoco, che possiedono dispositivi di protezione e strumenti che permettono di entrare in un ambiente saturo di gas, prestare soccorso e trovare la causa del problema .

Per prevenzione, l’installazione di rilevatori di monossido di carbonio, collocati in prossimità degli apparecchi di riscaldamento, oppure, in ogni stanza dove si utilizza una stufa o una caldaia a legna/ gas, ci da la garanzia di una segnalazione tempestiva, rilevando l’accumulo di monossido di carbonio, facendo scattare un allarme (acustico/visivo) quando la concentrazione raggiunge livelli pericolosi.

Per contatti , richieste per  trattare specifici argomenti nei prossimi appuntamenti, curiosità e domande,  utilizzate la seguente email  sicurezza.prevenzione360@gmail.com

Aldo Ciccone (Anvvf – Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale).

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