mercoledì 5 Febbraio 2025
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Campomarino si racconta e si presenta al nuovo anno con due calendari

CAMPOMARINO. La città costiera ha presentato venerdì 3 gennaio due splendidi calendari dedicati al 2025, frutto del talento fotografico di Giuseppe Marini e delle sue ricerche storiche. L’evento si è tenuto presso la sala consiliare del Comune di Campomarino alla presenza del Sindaco Dott. Vincenzo Norante e del Presidente del Consiglio Erika della Penna con collegamenti internazionali da tre continenti: Africa, Europa e America .

Le due figure istituzionali hanno avuto parole di stima e di ringraziamento per la realizzazione dei due calendari che accompagneranno la comunità per tutto il 2025

Il primo calendario è un vero e proprio omaggio alla bellezza di Campomarino, con immagini che catturano l’anima della città: dai tramonti che tingono il mare e il cielo di mille sfumature, ai vicoli caratteristici del centro storico con il suo borgo dipinto, ai luoghi di culto del suo territorio tra la chiesa Madre di Santa Maria a mare e il suo distretto di Nuova Cliternia con il santuario della Madonna Grande, fino ai panorami mozzafiato che si aprono sulla costa. Uno sguardo intimo sulla città che  solo la fotografia sa mettere in evidenza , immagini che fermano il tempo e ricordano la storia

Infatti, il secondo calendario proietta tutti in un passato intenso e affascinante, quello dei campi d’Aviazione Alleati che durante la Seconda Guerra Mondiale vennero realizzati a Campomarino diventando base operativa per missioni in Europa . Attraverso le fotografie di Marini e grazie alla sua passione, per questa storia del 900 , è stato possibile rivivere  un pezzo di  storia locale, riscoprendo un capitolo mai dimenticato dagli anziani  di Campomarino

Un’iniziativa che va oltre la creazione di due calendari e l’evento di ieri è stato molto più di una semplice presentazione: è stata l’occasione per riflettere sull’importanza della memoria storica e sulla  bellezza di un territorio che ha conservato il suo antico fascino.

Un momento di incontro che è diventato anch’esso storia in quanto sono state realizzate connessioni internazionali con i figli e i nipoti degli eroi dei campi di aviazione di Biferno, Canne, Nuova Madna e Ramitelli. Emozionante e coinvolgente è stato l’intervento di uno dei piloti ancora viventi dei Tuskegee Airmen del 332nd Gruppo caccia, il Tenente Colonnello Harry Stewart alla sua veneranda età di 100 anni.

Il Tenente Colonnello Stewart ha potuto rivedere per la prima volta le immagini del territorio del Ramitelli Airfield ricordando non solo i suoi luoghi ma anche quelli dei piloti italiani su Nuova Airfield adiacenti al suo campo di volo. Ha poi ricordato le code gialle dei piloti statunitensi bianchi di Madna del 52 gruppo caccia, i suoi bagni sulla spiaggia di Campomarino ed ha interloquito con  Marini Giuseppe quando quest’ultimo gli aveva ricordato le fasi di decollo di allineamento degli aerei prima di prendere la strada verso il mare per le loro missioni nei cieli europei.  Questa connessione con l’eroe di Ramitelli è stata per lui come un ritorno a casa ed è  stato possibile  grazie all’apporto fattivo del Museo Storico Nazionale dei Tuskegee Airmen attraverso il suo presidente Brian Smith, il vice presidente Larry Sargent e all’associazione di One Stop Veteran  di Ben Wynn e Annie Callahan, i quali  operano  senza scopo di lucro e si occupano di onorare i veterani della Seconda Guerra Mondiale e gli Original Rosies, coinvolgendoli con le nuove generazioni.

Di pregio è stata la presenza dello storico dell’Air Force Statunitense Daniel Haulman ; dell’ex Presidente dei Tuskegee Airmen Inc. Jerry Burton; di  Bill Ondoncsin figlio di John pilota statunitense al campo di volo di Madna; di Carol Gleed Weaver figlia del Colonello Edward USAF responsabile operativo delle operazione al Ramitelli Airfield ; di Leigh Roberts figlia del pilota dei Tuskegee George “Spanky” Roberts; di Francesca e Mara Antelmi nipoti del Generale Domenico Spinelli pilota dell’aeronautica militare Italiana ICBAF al campo Biferno; di Eddy Filby figlio di Denny che fu al campo Biferno con il Sud Africa Air Force;  di Barrie e Daniel Owen dal Canada, il loro papà fu pilota al campo Biferno sotto la RCAF; di Yangos Voutisinas figlio del pilota greco  Dimitri (RHAF) che fu sul campo di Canne e  Nuova.

Tutti hanno avuto parole di gratitudine e riconoscenza verso la comunità e Giuseppe Marini che continuano a conserva e a tramandare il ricordo dei sacrifici dei loro padri. Da Marini, ringraziamenti doverosi vanno  al supporto  tecnico, fotografico e alle interfacce linguistiche del professor Paul Gennarelli, Daniele Chimisso, Giovanni Chimisso, Giovanni Marini, Pietro Verratti e ai tanti che si sono adoperati alla buona riuscita dell’evento.