ROTELLO. Una triplice direzione artistica per lanciare una nuova sfida culturale e teatrale. È quella composta da Giulia De Felice, Simone Amoruso e Nicolangelo Licursi, precursori in Molise del Teatro popolare. Una rassegna di quattro giorni, che vivrà l’ultimo scorcio di primavera, tra il 30 maggio e il 2 giugno, dove prenderà corpo “Emma”. Un cartellone innovativo che è stato presentato a Rotello, sabato scorso.
«Emma nasce nei piccoli comuni del Molise, dove resistono e risiedono in media dai 300 ai mille abitanti. Emma è il simbolo della resilienza e della tenacia, dell’andare controcorrente, della vita che sconfigge lo spopolamento demografico della regione. Emma nasce dallo spirito creativo di giovani artisti del territorio molisano, che credono fortemente nelle potenzialità della loro terra e hanno deciso di tornare a vivere in piccoli borghi dimenticati, per sviluppare la loro visione del mondo e vivere in connessione con il silenzio e la natura. Emma è una goccia di speranza in un mare di isolamento culturale, è gioia e vita, è voglia di futuro. Emma è solo l’inizio di una piccola grande rivoluzione di bellezza e meraviglia».
Il festival Emma è un’iniziativa culturale che mira a riportare l’attenzione sui paesi disabitati del Molise, attraverso le arti performative e il teatro di comunità. Il festival ha luogo esattamente in quelle comunità in via d’estinzione, che sono ancora lo scrigno di tradizioni e saperi antichi quasi del tutto dimenticati.
Obiettivi del festival: porre l’attenzione al ritorno – seppur lieve – di alcuni giovani artisti del territorio, che hanno deciso di stabilirsi nei piccoli comuni molisani che stanno subendo lo spopolamento demografico; avvicinare al mondo dell’arte le persone che abitano queste piccole comunità dell’entroterra, e renderle partecipi in prima persona, con laboratori, spettacoli teatrali, dibattiti aperti e attività di baratto culturale; coinvolgere tutte le realtà teatrali della regione Molise, in un’ottica di incontro e scambio reciproco coinvolgere le realtà sociali del territorio che si occupano di disabilità e salute mentale per accendere un focus sul tema del teatro come strumento di aiuto e di miglioramento della qualità della vita degli esseri umani
Che ruolo hanno la cultura e il teatro in un contesto in cui le nuove generazioni non ci sono più o hanno altri interessi? Che tipo di coinvolgimento della comunità si può attivare attraverso un festival teatrale? Queste sono le domande che ci siamo posti quando è nata l’idea del festival. Una delle soluzioni possibili può essere quella di trasformare un limite in un punto di forza: usare gli elementi attrattivi del territorio (la natura e le tradizioni locali, per esempio) per avvicinare l’abitante del luogo al mondo del teatro e condividere con i “forestieri” – ossia le persone venute appositamente al festival da altri luoghi – conoscenze e tradizioni di quel luogo. Uno scambio, un baratto culturale: io “forestiero” vengo al festival perché attratto dalla parola teatro; tu abitante del luogo ti avvicini alla parola teatro perché fai parte del festival.
Il festival sarà organizzato da Uilt Molise e Il Giardino | Artistic Farm, due associazioni di promozione sociale, che svolgono da anni il lavoro di sensibilizzazione del territorio attraverso l’arte e, in particolar modo, il teatro. Il festival avrà luogo a Rotello, un borgo normanno dell’entroterra molisano, in cui risiedono (ancora) circa 1.200 abitanti. Il paese subisce di anno in anno lo spopolamento, soprattutto dei giovani che emigrano nelle città del Nord Italia per motivi di studio e di lavoro. Proprio per questo abbiamo deciso di organizzare il festival in questo piccolo comune, per riportare vita e arte in un posto completamente lontano dal flusso turistico e per questo ancora autentico. Il festival si terrà nei giorni 30-31 maggio e 1-2 giugno 2025.