TERMOLI. Dal 14 febbraio, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi in un’esperienza unica all’interno della mostra Il Falco di Karachi, presso il Macte di Termoli. Un progetto artistico della scultrice e cineasta Elisa Caldana, che affronta temi di grande attualità come la salvaguardia delle specie in via di estinzione, i diritti degli esseri viventi e le implicazioni sociali e ambientali legate all’addomesticamento della fauna selvatica.

L’esposizione, che sarà inaugurata il 14 febbraio dalle ore 18:00 alle 20:30, presenta una serie di opere ispirate al falco Laggar, una specie endemica del Pakistan, India e Myanmar, oggi minacciata di estinzione. Attraverso una riflessione profonda sul rapporto tra l’uomo e la natura, Caldana esplora i complessi processi che si attivano quando una creatura selvaggia è costretta in cattività, diventando una metafora per ragionare su potere, inquinamento e diritti, temi che vanno ben oltre la dimensione animale.
La mostra è il frutto di una collaborazione internazionale, che ha visto coinvolti numerosi partner tra Europa e Pakistan, tra cui la Vasl Artists’ Association di Karachi e la Jan van Eyck Academie di Maastricht, e si inserisce nel contesto del programma Italian Council (2023), promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il 15 febbraio, dalle 16:00 alle 18:00, si terrà un incontro con l’artista e il curatore Bruno Alves de Almeida, un’occasione per approfondire il lavoro e la riflessione che ha portato alla realizzazione delle opere in mostra.
Elisa Caldana, nata nel 1986 a Venezia, attualmente residente a L’Aia, è una figura di spicco nel panorama dell’arte contemporanea. Dopo gli studi alla Städelschule di Francoforte e alla Jan van Eyck Academie, ha sviluppato un linguaggio che mescola scultura, film e scrittura, portando alla luce le questioni sociali e ambientali più urgenti del nostro tempo.
La mostra, che ha il patrocinio dell’Ambasciata del Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, è parte della collezione del Macte, Museo di Arte Contemporanea di Termoli.
Un’occasione da non perdere per riflettere sulle connessioni tra l’essere umano, la natura e il potere, attraverso una narrazione visiva che interroga il nostro presente e il nostro futuro.