COLLETORTO. Parrocchia San Giovanni Battista, Comune di Colletorto e l’Associazione Culturale “La Coccinella” insieme per valorizzare i fuochi di Sant’Antonio Abate. Certamente una delle tradizioni più belle che si svolge all’imbrunire del 17 gennaio, festa in onore di Sant’Antonio Abate. Domani sera, giovedì 16 gennaio, ore 20, giorno della vigilia della festa in onore del Santo protettore degli animali, pertanto, Tavola rotonda presso la Chiesa di San Giovanni Battista, per riscoprire le radici di una festa che si perdono nella notte dei tempi. “I Fuochi di Sant’Antonio nel borgo” è il tema che sarà affrontato da vari relatori, per fare memoria di una tradizione a cui è legata l’intera popolazione.

Tra fede, memoria e profondo spirito cristiano, il parroco don Luigi Mastrodomenico aprirà la tavola rotonda, dopo i saluti del sindaco Mimmo Mele, dell’Assessore alla cultura e turismo Franco Paglia e del presidente dell’associazione “La Coccinella” Camilla Di Rocco. Seguiranno gli interventi di Jessica Tamaro, autrice della fotografia alla base dell’iniziativa, Lucia Bocale scrittrice, Paola Di Giannantonio esperta in riti e tradizioni popolari, Antonio Mucciaccio storico del luogo. L’attrice Annamaria Graziani leggerà alcune poesie sul rito del fuoco. Il Gruppo Fisarmoniche Colletortesi rievocherà i canti della tradizione al suono della fisarmonica. Nell’occasione sarà presentata una mostra sull’argomento e la stampa di una foto recente molto bella e significativa. Nella sua dimensione iconografica accende non poche emozioni in quanto riempie il borgo di luce e di colori là dove sono nati i primi fuochi. Il culto del fuoco a Colletorto segue dei canoni spontanei ed originali. Nei suoi aspetti morfologici incuriosisce la sua forma conica che spinge lo sguardo di tutti verso l’alto. Fa riflettere sul corso dei giorni e sulla nuova stagione.
Il fuoco accoglie. Riscalda i gruppi sociali. Sfavilla un sapere cultuale che resiste. Scintilla con le sue lingue di fuoco, al momento dell’accensione, verso il cielo stellato. Preannunciando, tra l’altro, l’arrivo del carnevale con una buona dose di ottimismo che mette un po’ tutti di buonumore. Con un animo allegro e pieno di gioia. Intorno al fuoco si canta, si suona e si mangia. Mettendo da parte tutto il male che l’anno passato ci ha riservato.
Luigi Pizzuto