sabato 8 Febbraio 2025
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Arrivi e partenze nella cerimonia di San Timoteo – Video

TERMOLI. Arrivi e partenze: la celebrazione di ieri sera che ha elevato a Santuario la Chiesa di San Timoteo è stato anche crocevia di saluti e di altri gesti significativi.

Intanto, c’è stato il saluto della comunità parrocchiale al vescovo Gianfranco De Luca, a cui Cleofino Casolino ha donato alcune sculture realizzate appositamente, c’è stato il ringraziamento a monsignor Antonio Sabetta, che ha dato continuità alla parrocchia nell’assenza per motivi di salute del parroco don Benito Giorgetta, infine, l’accoglienza al nuovo vicario, che supporterà don Benito, don Sergio Carafa, proveniente dalla chiesa del Crocifisso.

Una santa messa di particolare rilevanza, dunque, per i fedeli di San Timoteo, alla quale non hanno mancato di partecipare il sindaco Nico Balice, con gli assessori Enrico Miele e Paola Cecchi, nonché il presidente della Giunta regionale del Molise, Francesco Roberti.

Migliaia e migliaia le visualizzazioni della diretta social che abbiamo condiviso e diffuso, evento religioso che ha potuto contare sulla presenza dei Cavalieri e Portatori di San Timoteo, dei volontari parrocchiali, dei Carabinieri in congedo dell’Anc, solo per citarne alcuni.

Nel documento vescovile, monsignor De Luca sottolinea che «Il prossimo 11 maggio saranno trascorsi ottanta anni dal rinvenimento delle sacre reliquie del corpo di San Timoteo, discepolo e figlio prediletto di San Paolo (cf 1Cor 4,17). Dopo essere rimaste occultate per oltre sette secoli, la Provvidenza ha voluto rendere noto al popolo di Dio il grande dono, la particolare predilezione verso la Città e la Diocesi di Termoli con la presenza di questo tesoro unico: un discepolo del primo vescovo e primo successore degli apostoli. Da quel 1945 si sono susseguiti momenti ed eventi che hanno contribuito a rendere familiare alla fede e alla devozione del popolo di Dio la figura del Santo Vescovo di Efeso. Già mons. Oddo Bernacchia si prodigò per radicare la devozione a San Timoteo fin dalla primavera del 1946 quando l’11 maggio è diventata data stabile della celebrazione della memoria liturgica di San Timoteo stesso. Una tappa ulteriore dell’affezione a San Timoteo fu raggiunta con l’erezione della Parrocchia di San Timoteo nel 1954, edificio sacro che si colloca al livello più elevato del centro cittadino e che simbolicamente lega le reliquie del santo con la città che si avvia a crescere, quasi per grazia del Protettore, a una più consapevole identità nel tempo.

Tutto questo sottolineava un’evidente traccia di fede, inizio di uno sviluppo a ricordo di San Timoteo. Tuttora esiste una sottolineata devozione nel tempo segno di una chiesa prossima a lui e sua memoria. La particolare predilezione si è manifestata anche con la visita di tre pontefici al suo sepolcro e in questa grazia anche una sollecitudine conoscitiva, la ricognizione del corpo, la memoria esistenziale di una figura tanto prossima alla comunità ecclesiale. Da questa attenzione sono nate molte iniziative di arte e di fede. Fino si è vissuto nel 2015 un passaggio di grazia con la celebrazione di un giubileo locale in occasione della raccolta delle reliquie a lui appartenute dall’episcopio. Un momento particolare è stato nel 2020 voluto da Papa Francesco con l’esposizione delle sacre reliquie di San Timoteo per un evento ecumenico che ha avuto ampia diffusione con l’illustrazione del culto e della memoria della figura e con l’apporto il 26 gennaio, Domenica della Parola di Dio, del pellegrinaggio delle reliquie con i vescovi e i sacerdoti delle Chiese Ortodosse di tutta Europa che riconoscono in San Timoteo un segno della Chiesa Una.