TERMOLI. Si avvicina la data del 5 febbraio, laddove i metalmeccanici d’Europa manifesteranno a Bruxelles, per chiedere alla Commissione von der Leyen di supportare un comparto come quello dell’automotive che è in particolare sofferenza.
Mentre il presidente di Stellantis, John Elkann punta a entrare nel gotha finanziario e non solo negli Stati Uniti, tra Meta, Musk e Trump, annunciando anche investimenti americani, a Termoli, dove il 2025 dovrebbe chiarire in modo definitivo la vicenda Gigafactory, nello stabilimento di viale Giovanni Agnelli non si smette di ricorrere alla Cassa integrazione.
L’azienda ha comunicato ieri pomeriggio, in via cautelativa, la richiesta di Cassa integrazione ordinaria per il personale addetto e collegato al flusso produttivo dei motori GSE e V6, nel periodo dal 17 al 23 febbraio 2025.