«Egregio direttore, plaudo all’iniziativa di Montenero di Bisaccia circa gli accessi facilitati ai disabili che desiderino usufruire delle spiagge nostrane e mi auguro che il progetto si estenda a tutta la regione.
Da questa vera inclusività, tuttavia, si dovrebbe passare a una reale cura del territorio, che attualmente non c’è. Mi riferisco in particolare a Termoli, che è innanzitutto una città sporca (e qui mi appello al neo assessore che aveva minacciato tolleranza zero verso gli incivili), in secondo luogo è una località balneare che l’anno scorso ha superato la soglia del macchiettistico attraverso la mancata pulizia del suo litorale con la scusa della tutela del fratino di mare. Considerando che tutto l’arenile è stato interessato da questo illogico provvedimento, anche quello dov’è il volatile non si riproduce, è consequenziale pensare che l’esecutivo comunale, ma anche il suo ex sindaco, che proprio perché passato in regione, dovrebbe avere maggiormente a cuore la questione, non hanno nozione di quello che deve essere il buon governo.

Termoli, che sulla carta avrebbe tutti i requisiti per essere la perla del Molise, in realtà fa fatica a brillare, ma di opacità ne troviamo anche per la questione parcheggi: ad oggi, sembra che tutti siano allergici all’idea di parcheggio sotterraneo, ed ecco il caos cittadino che sta solo ingolfando la città, scontentando i turisti e facendo innervosire i residenti.
Io consiglierei meno autoreferenzialità e più spirito di programmazione».
Marianna Iapaolo