PETACCIATO. Triste, dolorosa e luttuosa notizia, quella che nella serata di oggi arriva da Petacciato: si è spento a 90 anni don Matteo Moccia, il patriarca di Petacciato.
Oggi pomeriggio, intorno alle ore 17, don Matteo Moccia (foto Gianna Di Lena) ha lasciato questa terra per volare in cielo. Si è spento presso l’ospedale San Timoteo di Termoli, dopo aver subito, nei giorni scorsi, una rovinosa caduta che gli aveva causato diverse fratture.
Per un uomo di oltre 90 anni, compiuti lo scorso 4 dicembre, queste ferite hanno probabilmente portato a complicazioni fatali. Domattina, sabato, il suo feretro tornerà a Petacciato, il paese che per decenni lo ha amato e considerato una guida spirituale.
Questa notizia ha riempito di tristezza il cuore di chi lo ha conosciuto e amato. Don Matteo era una vera e propria istituzione per la comunità di Petacciato e per l’intera Diocesi di Termoli-Larino. Giunto nel piccolo centro basso-molisano nei primi anni ’60, conquistò immediatamente l’affetto dei suoi parrocchiani, che lo hanno sempre considerato non solo un pastore, ma un padre, un amico, un punto di riferimento. La dimostrazione di tutto questo amore si è vista lo scorso 4 dicembre, quando la comunità petacciatese e la Diocesi lo hanno festeggiato con grande affetto per il suo 90° compleanno.
Don Matteo era un sacerdote esemplare. Chi scrive ha avuto l’onore e il privilegio di essere stato sposato da lui, poiché mia moglie è originaria di Petacciato. E ancora, dopo tanti anni, è stato lui a benedire le nostre fedi per i nostri 25 anni di matrimonio. Come si poteva non volergli bene? Il suo viso, dolce e sereno, trasmetteva una bontà infinita.
Ricordo con particolare emozione un episodio che ci legava: essendo stato cappellano dei Bersaglieri, un giorno, in occasione di un raduno, gli posi sul capo un cappello piumato e gli scattai una foto in primo piano. Quella foto divenne un poster che gli regalai. Lui ne fu talmente felice che, per ringraziarmi, mi donò una statuetta di San Michele Arcangelo, un gesto di profondo affetto e riconoscenza. Oggi, quella statuetta ha per me un valore inestimabile e la custodirò ancora più gelosamente.
Caro Don Matteo, tu eri l’anima di Petacciato, il suo cuore pulsante. Non sarà facile dimenticare il tuo volto buono, la tua voce pacata, la tua presenza rassicurante. Hai amato il tuo gregge con tutto te stesso, e ora continuerai il tuo servizio pastorale lassù, tra gli angeli che ti accoglieranno con gioia.
Grazie per tutto l’amore che hai donato.
Ciao, Don Matteo.
Michele Trombetta