TERMOLI. Da anni i medici di medicina specialistica ambulatoriale in Molise si trovano a fare i conti con la mancata rinnovazione dell’Accordo Collettivo Regionale (Acr), una situazione che rischia di compromettere non solo la qualità dell’assistenza sanitaria ma anche la dignità professionale degli specialisti stessi. La questione si fa sempre più grave, come sottolineato dai diretti interessati: “E’ diventato veramente grave che da lustri ai medici di medicina specialistica ambulatoriale in Molise non viene rinnovato l’Accordo Collettivo Regionale”.
Il rinnovo dell’accordo è necessario, prima di tutto, nella parte normativa, per adeguarlo ai nuovi standard assistenziali previsti per la “riorganizzanda medicina territoriale” e per il controllo delle liste di attesa, che “si prevede essere rivoluzionarie”. Ma è altrettanto urgente un intervento sulla parte economica, per garantire una retribuzione “più onesta, più congrua e dignitosa” per il lavoro svolto dai medici. “Il medico specialista ambulatoriale è un medico convenzionato con incarico lavorativo ad ore settimanali fino a un massimo di 38”.
Inoltre, come evidenziato, “non è un mistero che in altre regioni, alcune a noi vicine, la retribuzione dei medici specialisti del Ssn è sensibilmente maggiore, per cui i medici sono pagati meglio“. Un divario che, a parità di prestazioni erogate, è “sicuramente inaccettabile” e che deve essere colmato con urgenza.
Oggi, purtroppo, “una visita medica di uno specialista ambulatoriale con il servizio sanitario nazionale viene pagata al medico convenzionato la bellezza di base 8 euro, che possono arrivare a circa 9 con tutte le indennità, per un impegno contrattuale medio di numero 4 prestazioni orarie”. Questi numeri sono inaccettabili per una professione che richiede competenza, preparazione e un impegno costante.
Il sistema sanitario nazionale, pur essendo tra i migliori al mondo, non può essere considerato sufficiente se i medici non sono adeguatamente valorizzati. La disparità tra le regioni, aggravata da anni di commissariamento della sanità molisana, rende ancora più urgente un intervento risolutivo. “Si invita e si esorta pubblicamente i vertici politici ed amministrativi della Regione Molise a colmare il divario che si è accumulato negli ultimi anni.”
Il rinnovo dell’Acr è un passo fondamentale non solo per i medici, ma per garantire una sanità pubblica efficiente e di qualità per tutti i cittadini molisani.