sabato 15 Febbraio 2025
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Bartolomeo Santangelo: l’arte della miniatura racconta la storia dei luoghi vissuti

SAN MARTINO IN PENSILIS. Bartolomeo Santangelo, conosciuto affettuosamente come Berto, è un uomo che ha fatto della sua passione un’arte, unendo la manualità, l’amore per la sua terra e la storia del suo paese, San Martino in Pensilis. A 73 anni, dopo aver dedicato gran parte della sua vita al lavoro di infermiere, oggi si dedica con entusiasmo al bricolage, creando oggettistica in legno e modelli in miniatura che raccontano la bellezza e le tradizioni del suo paese.

Fin da giovane, Bartolomeo ha nutrito una passione per la manualità e il fai-da-te, cimentandosi in creazioni che spaziano dalla realizzazione di oggetti decorativi a strumenti utilizzati per rievocazioni storiche, come quelle relative al “Ritrovamento delle Reliquie di San Leo”. Un amore per la storia che oggi si esprime attraverso la creazione di modelli in miniatura di luoghi simbolici di San Martino in Pensilis, come la Chiesa di San Pietro Apostolo, il Convento di Gesù e Maria, il Palazzo Baronale con Largo Baronale, l’Arco Porta San Martino e le caratteristiche Scalette del Muraglione. Queste piccole opere d’arte sono state esposte nel periodo natalizio del 2024, nel cuore del paese, in Piazza Umberto, riscuotendo il plauso di tutti i visitatori.

Ma Bartolomeo non è solo un artigiano. È anche un narratore, un custode della memoria storica. Nel suo “cassetto” custodisce alcuni scritti che rivelano un legame profondo con la storia locale e familiare. Tra questi, un racconto speciale, scritto in dialetto paesano, che affonda le radici negli anni ’50 e si immerge nelle storie e nelle tradizioni di quel periodo, raccontate dai protagonisti del tempo attraverso dialoghi vivaci e coinvolgenti. Un modo per preservare la lingua e la cultura locale, rendendo le voci di San Martino in Pensilis ancora vive.

La seconda parte di questo racconto si trasforma in un vero e proprio “Diario di famiglia”, in cui lo scrivente racconta la propria vita ai suoi discendenti: dalla giovinezza, trascorsa tra le difficoltà e i mestieri del paese, alla partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale come soldato in Russia. Lungo le pagine del diario, i figli di questo protagonista prenderanno parola, commentando la vita del loro genitore, un uomo che ha vissuto la povertà, la guerra, ma anche l’amore e la famiglia, con il forte desiderio di tramandare le radici storiche ai più giovani.

Attraverso le sue creazioni artigianali e i suoi scritti, Bartolomeo Santangelo non solo racconta la sua vita e quella del suo paese, ma contribuisce a mantenere vive le tradizioni, l’identità culturale e la memoria storica di San Martino in Pensilis. Oggi, grazie all’interesse crescente attorno alle sue opere, Bartolomeo avrà l’opportunità di raggiungere un pubblico più vasto e di continuare a trasmettere la sua passione, la sua storia e il suo amore per la sua terra.

La sua arte e i suoi racconti sono un invito a non dimenticare, a celebrare le piccole cose, le tradizioni, i luoghi e le persone che hanno costruito la storia di una comunità. Un modo per legare il passato al presente, in un continuo dialogo tra memoria e futuro.