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venerdì 23 Maggio 2025
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“Ex Stefana”: Arpam e Provincia si mettono di traverso sul progetto di riqualificazione del sito

TERMOLI. Per il momento non ottiene il disco verde il progetto di riqualificazione dell’area “ex Italcromo” nella Zona Industriale di Termoli, proposta dalla proprietaria Geotec spa. Progetto di impianto fotovoltaico della potenza di 31,016 MW e delle relative opere di connessione alla Rtn, da realizzarsi nel comune di Termoli, in località Contrada Bosco Cattaneo.

Proponente era la società Stefana Solare S.r.l. L’area ricade nell’area del Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione Valle del Biferno di Termoli, della potenza nominale di picco pari a 31.015,64 kWp connesso alla RTN a 150 kV di Terna SpA con potenza di immissione in rete pari a 24 MW su un’area di circa 348.685,93 mq. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un’area verde naturalistica con creazione di un laghetto artificiale e di un’area verde destinata a piantumazione di arbusti, quale attività di compensazione ambientale, di circa 1,5 ettari.

Nel dicembre scorso era pervenuta istanza per convocare conferenza di servizi. Provincia e Arpa Molise hanno posto rilievi sulle fasi della procedura di verifica delle condizioni ambientali, che ha portato a considerare non soddisfacente il piano di caratterizzazione, così la conferenza ha dato esito negativo.

Il provvedimento riguarda il piano presentato dalla Stefana Solare srl, che intendeva affrontare la potenziale contaminazione del sito “ex Italcromo”, situato nella zona industriale di Termoli. Tuttavia, l’ente ha evidenziato una critica fondamentale: il documento presentato accorpava in un unico file il Piano di Caratterizzazione e l’Analisi di Rischio, contravvenendo alle disposizioni del D.Lgs. 152/2006. La normativa infatti prevede una sequenza procedurale in cui il Piano di Caratterizzazione va approvato separatamente, seguito dalla presentazione e dalla successiva approvazione dell’Analisi di Rischio.

Le osservazioni critiche non sono mancate: sia la Provincia di Campobasso che l’ARPA Molise hanno inviato note in cui si sottolineava l’inadeguatezza del documento. In particolare, entrambe le comunicazioni evidenziavano come il mancato rispetto della distinzione tra le due fasi procedurali potesse compromettere la valutazione del rischio ambientale e, di conseguenza, la tutela del territorio.

Alla luce di tali osservazioni, e avendo esaurito il termine per la presentazione di ulteriori pareri o integrazioni da parte degli Enti competenti, il Comune ha optato per una conclusione negativa della Conferenza di Servizi. Il provvedimento stabilisce inoltre che, in mancanza di un tempestivo ritiro e sostituzione del documento da parte della Stefana Solare srl, il rigetto diventerà definitivo.