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venerdì 20 Giugno 2025
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Giornata per la Vita: fertilizziamola di coraggio, fiducia e felicità

https://www.mpv.org/giornata-per-la-vita-2025/

GUARDIALFIERA. Domenica 2 febbraio, 47^ Giornata per la Vita: consueto annuale spunto di riflessione. Coltiviamo, orsù, il giardino della vita. Fertilizziamolo di coraggio, di fiducia, di felicità. Affinché la nascita di un bimbo rimanga  il più straordinario  episodio della esperienza umana. Perché nulla possa superare lo stupore del primo vagito, né quello del neonato al momento di carpire per la prima volta il seno materno, ad aspirarne beatitudine ed esistenza. Dal 1978  la Conferenza Episcopale Italiana, nella prima domenica di febbraio, celebra la “Giornata per la vita” per promuovere una riflessione su questi “incantamenti” e calamitare  l’opinione collettiva sulla denatalità, sulle tematiche a difesa della vita e di aiuto alla maternità. Siamo davanti ad un nuovo tornante storico, ad una contingenza drammatica.

Da 47 anni si è discusso, ridiscusso per le culle vuote prima, e per le scuole chiuse poi. Mai così basso il numero delle nascite. Il rapporto Cisf offre un quadro allarmante sul futuro incerto di un Stato senza genitori e senza figli.  Tanti nostri giovani, seppur affascinati di futuro, non formano famiglia, non trovano impiego, abbandonano queste nostre  “sudate zolle” emigrano altrove.  Lo spopolamento morde e ferisce. Restare privo anche di un solo giovane, è una sconfitta per la intera comunità.

L’inverno demografico riduce i parenti; avremo un domani senza fratelli né cugini. E si gusta sempre meno il buon profumo di famiglia. Troppi freni alla natalità. Si riscontra invece un aumento di animali domestici negli ultimissimi anni. Bestiole di compagnia, e i bimbi belli rischiano di diventare figure di disturbo nella composizione del nucleo casalingo. “Trasmettere la vita, speranza per il mondo” è il messaggio della CEI per questa 47^ Giornata Nazionale. Dovrà essere solo la potenza della vita che non muore ad imporsi e a ridarci un segno di fiducia.  «Tentiamo di vivere non come vogliamo, ma così come possiamo – consigliava Meandro, aforista greco addirittura del terzo secolo a.C. – vivi quella che puoi vivere, e vivila bene». Coltiviamo, dunque, il giardino della vita irroriamolo di carica, di entusiasmo affinché possa restare un immenso, misterioso parco. Perché non è lecito sciuparlo, neppure un frammento. In esso si annida sempre un senso da scoprire, un seme da far fiorire, una scintilla di luce da far brillare.

Vincenzo Di Sabato