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mercoledì 21 Maggio 2025
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Il centrodestra di Termoli risponde a Gravina: «Tuteliamo gli interessi e l’immagine della città»

TERMOLI. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Roberto Gravina, ha recentemente portato avanti un’azione di verifica sulla dismissione e delocalizzazione dell’impianto di depurazione del porto di Termoli. Attraverso la collaborazione con l’Onorevole Ilaria Fontana, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con l’obiettivo di fare chiarezza su costi e tariffe. Gravina ha sollevato dubbi sulla sostenibilità economica del nuovo piano di interventi di Acea Molise e sul possibile impatto delle nuove tariffe idriche sui cittadini.

Di fronte a queste dichiarazioni, i capigruppo della maggioranza di centrodestra del Comune di Termoli hanno risposto con fermezza, respingendo le critiche e sottolineando l’importanza degli investimenti infrastrutturali per il futuro della città.

«Da non crederci: Gravina vuole salvare la città e quindi che fa? Ipotizza trame nefaste circa il progetto di finanza di Acea Molise, che prevede lo spostamento del depuratore e altri importanti interventi, tesi a porre Termoli in una nuova posizione strategica, migliorando i servizi, ottimizzando il sistema idrico e fognario, al fine di un maggior benessere della comunità e all’incremento dell’attrattività turistica.

Gravina, però, dimentica che mettendo in dubbio la legittimità e la bontà dell’intervento, farebbe precipitare la nostra Termoli nella stessa drammatica situazione in cui ha portato Campobasso nei suoi quattro anni di amministrazione e di cinque di governo 5 Stelle. Cosa è accaduto dopo questi cinque anni? I suoi cittadini sono rimasti senza acqua, a causa della mancanza di lungimiranza dovuta all’assenza di investimenti per l’adeguamento delle reti idriche.

Caro Gravina, per crescere bisogna avere coraggio a investire e l’unica cosa per cui i termolesi potrebbero ringraziarLa è che Lei si astenga dal dispensare consigli sulle reti idriche e sulle tariffe, meditando ciò che non ha fatto per la città capoluogo che ha avuto l’onore di amministrare!

Noi termolesi, a differenza di quanto da Lei asserito, stiamo pagando l’ammodernamento degli impianti idrici fognari tramite la tariffa applicata dall’Area sulla bolletta, considerando che l’Ato è relativo alla sola città di Termoli e che le tariffe graveranno sui cittadini per il tempo di ammortamento previsto dal project financing.

Ai termolesi, piuttosto, non è sfuggita la Sua richiesta in Consiglio Regionale di Risorse di Fondi Fsc per le reti idriche della città di Campobasso, sottacendo sul fatto che i fondi Cis, già ottenuti a tal scopo, ha ben pensato di destinarli alla funicolare di collegamento tra il centro storico e il castello Monforte, un’opera non sostenibile per i costi di manutenzione, destinata a diventare una cattedrale nel deserto. Per verificare la sua sostenibilità, sarebbe bastato verificare il costo della funivia turistica sulla montagna molisana. 

È evidente come i Comuni virtuosi e i Sindaci coscienziosi, che hanno investito sulle reti idriche cittadine, gravando sulle loro comunità del costo di tali investimenti all’interno della GRIM, non potranno acconsentire la posizione del comune Capoluogo con il suo non edificante dato del 65% di acqua dispersa/ allacci abusivi, di pretendere finanziamenti pubblici a scapito di altri comuni. Per sua informazione, le tariffe dei cittadini termolesi non vengono arbitrariamente modificate da Acea ma restano proporzionate ai criteri dettati da ARERA. 

Il consigliere Gravina deve sapere che tutta la documentazione relativa al progetto di finanza è stata puntualmente depositata ed approvata da tutti gli organismi competenti.  Non era assolutamente necessario chiedere soccorso a una Deputata del Movimento 5 Stelle per una interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati sul project financing del comune di Termoli. 

Noi metteremo in campo tutte le azioni necessarie a tutelare sempre gli interessi e l’immagine della città di Termoli».