TERMOLI. Liste di attesa: sono tra i problemi più evidenti della sanità pubblica, non solo in Molise, sia chiaro.
Da qualche settimana sono operativi i percorsi di tutela, che prevedono misure con cui viene garantito anche il rimborso per prestazioni che le strutture dell’Asrem non riescono a soddisfare nei tempi richiesti.
Ma come funzionano?
Nel contesto del Servizio Sanitario Regionale, i “Percorsi di tutela” rappresentano un’importante iniziativa volta a garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale. Questi percorsi vengono attivati quando le procedure ordinarie non sono in grado di soddisfare le tempistiche previste dalle classi di priorità indicate sulle prescrizioni mediche.
L’Asrem (Azienda Sanitaria Regionale del Molise) ha predisposto diverse soluzioni per assicurare il diritto dei cittadini all’accesso tempestivo alle cure, tra cui:
– Prenotazioni presso strutture private accreditate presenti nel Cup Unico Regione Molise;
– Utilizzo delle agende di recupero liste di attesa degli specialisti ambulatoriali Asrem;
– Inserimento nelle agende dedicate all’abbattimento delle liste di attesa;
– Inserimento forzato nelle agende interne degli specialisti ambulatoriali;
– Prenotazioni in ALPI (Attività Libero-Professionale Intramuraria);
– Inserimento in prelista per i pazienti per i quali non è possibile rispettare i tempi di attesa previsti.
Possono beneficiare di questa procedura i cittadini residenti in Molise o gli utenti a carico del Servizio Sanitario Regionale che possiedano un’impegnativa per “prima visita specialistica” o “prima prestazione diagnostica” e che non riescano a ottenere un appuntamento nei tempi massimi stabiliti.
Se, nonostante l’attivazione di tutti i percorsi disponibili, l’utente non riesce ad ottenere la prestazione nei tempi previsti, ha diritto a effettuare la visita o l’esame in regime privato con rimborso dei costi (al netto dell’eventuale ticket). Il rimborso viene concesso solo se:
– I tempi di attesa risultano incompatibili con la condizione di salute dell’utente;
– La prescrizione medica rispetta i criteri di appropriatezza definiti dalla normativa nazionale;
– L’utente ha dimostrato l’impossibilità di accedere al SSN con documentazione adeguata.
L’utente deve fornire prova dell’impossibilità di accedere alla prestazione tramite il CUP. Questa può essere attestata da:
– Un promemoria di prenotazione che dimostri che la prima disponibilità è oltre il tempo massimo consentito;
Nel caso in cui nessuna agenda di prenotazione sia disponibile, il cittadino può essere registrato nella Prelista, uno strumento che garantisce il mantenimento della priorità e minimizza il disagio dell’utente.
L’utente deve presentare la richiesta di rimborso entro 90 giorni dalla prestazione, inviando via PEC alla S.C. Integrazione Ospedale Territorio e Sociosanitaria la seguente documentazione:
– Modulo di richiesta (Allegato B);
– Fotocopia dell’impegnativa medica;
– Prova di indisponibilità;
– Fattura quietanzata della prestazione effettuata privatamente;
– Fotocopia di un documento di identità e della tessera sanitaria;
– Coordinate IBAN per l’accredito del rimborso.
L’azienda sanitaria verificherà la conformità della richiesta e fornirà una risposta entro 90 giorni. Il rimborso verrà effettuato tramite accredito bancario.
I Percorsi di tutela rappresentano un’importante garanzia per i cittadini molisani, assicurando un accesso equo e tempestivo alle cure. La trasparenza delle procedure e la possibilità di ottenere un rimborso in caso di indisponibilità della prestazione nel sistema sanitario pubblico costituiscono un passo significativo verso un servizio sanitario più efficiente e vicino alle esigenze della popolazione.