PETACCIATO. Tra gli eventi ‘traumatici’ della collettività petacciatese, nelle scorse settimane, la conferenza dei servizi della Provincia di Campobasso e poi la Regione Molise hanno approvato il piano di dimensionamento dei plessi Scolastici Molisani.
Per i rappresentanti dei genitori nel Consiglio d’Istituto: «Un piano che ovviamente parte da lontano, ed arriva oggi a conclusioni secondo noi affrettate e figlie, “forse”, di meri accordi politici e non delle reali esigenze del territorio a livello strutturale e di formazione.
Nel piano di dimensionamento, Petacciato comune con più di 3.500 abitanti ed uno dei pochi in crescita demografica, con quindi una prospettiva futura di nuove nascite, si vede praticamente “scippare” la propria Autonomia Scolastica, decisione questa, frutto di valutazioni sbagliate dall’alto della politica del Governo Nazionale e non tutelate dalla politica locale.
Ma è giusto rimarcare la storia di questa scelta, storia che parte almeno dal 2019 quando il Sindaco dell’epoca accettò che il Plesso del Comune di Palata si staccasse da Petacciato, creando così due piccoli Istituti Comprensivi che, com’era facilmente prevedibile, avrebbero avuto vita breve e guarda caso oggi Palata resiste e Petacciato si arrende.
Si arrende per mano della Politica, ma non di certo per la volontà della cittadinanza, e infatti, i genitori del plesso petacciatese, per mezzo del Consiglio d’istituto, hanno voluto dare un segnale, spinti anche dalla cittadinanza, segnale che si è tramutato in una raccolta firme fatta in poco tempo, ma corposa, che rimarca la contrarietà alla perdita dell’autonomia scolastica.
La raccolta firme, accompagnata da un documento che alleghiamo, è stata protocollata al Comune di Petacciato, all’attenzione del sindaco Antonio Di Pardo che sappiamo, documenti alla mano, aver tentato di far cambiare idea nelle sedi opportune a chi stava avallando tale scelta ed al quale si chiede di tentare il ricorso al Tar, pur consapevoli che le responsabilità siano, a conti fatti, in capo alle decisioni passate, come detto ,e oggi alla Regione, che a quando pare, ha preferito tutelare meri equilibri politici di nicchia, piuttosto che la scuola del nostro paese.
I cittadini di Petacciato amareggiati e indignati non ci stanno e chiedono a gran voce alle istituzioni regionali, provinciali e scolastiche di rivedere assolutamente la perdita dell’autonomia dell’istituto “Cuoco”.
Inoltre, si chiede anche alla direzione dell’Ufficio scolastico regionale nella persona della professoressa Maria Chimisso di entrare nel merito della questione e condividere con i genitori e cittadini di Petacciato che la nostra Scuola, da lei visitata qualche settimana fa, purtroppo non alla presenza dei genitori o almeno dei rappresentanti nel consiglio di Istituto, non potrà diventare un istituto della periferia di Termoli, perché al di là delle rassicurazioni in “politichese” questo sarà nella realtà.
In ultimo, nel caso qualcuno avesse voglia di strumentalizzare questa battaglia, ci teniamo a sottolineare che questa iniziativa era stata intrapresa settimane fa, quando ancora nulla faceva presagire della crisi politica venutasi a creare nel nostro comune».