SANTA CROCE DI MAGLIANO. Proseguono le indagini sui recenti assalti ai bancomat avvenuti nel territorio molisano. Dopo il tentativo fallito a Larino il 22 febbraio e il nuovo colpo messo a segno a Santa Croce di Magliano nella notte del 26 febbraio, le forze dell’ordine hanno recuperato due veicoli presumibilmente utilizzati dai ladri nella fuga, dopo il colpo della notte scorse.
Il recupero dei veicoli
Nelle ultime ore, i Carabinieri sono riusciti a rintracciare una potente Audi A8 di colore nero, già nota per essere stata avvistata in altri episodi criminosi. L’auto è stata recuperata in territorio pugliese e presentava alcuni danni, segno che i ladri l’avrebbero abbandonata dopo essersi sentiti braccati dalle pattuglie dell’Arma. Oltre alla Audi, è stata ritrovata anche una Fiat 500 bianca in una campagna a pochi chilometri da Santa Croce di Magliano. Un agricoltore ha segnalato la presenza dell’auto, con un vetro rotto, permettendo ai militari di intervenire rapidamente.
Collegamenti con gli assalti precedenti
Le autorità ipotizzano che la stessa banda possa essere responsabile di entrambi gli attacchi ai bancomat Unicredit di Larino e Santa Croce di Magliano. La tecnica utilizzata è sempre la stessa: la cosiddetta “marmotta”, un esplosivo inserito nello sportello automatico per forzarne l’apertura. Tuttavia, mentre a Larino i criminali sono stati costretti a fuggire a mani vuote, nell’ultimo colpo potrebbero essere riusciti a sottrarre del denaro, anche se il bottino esatto non è ancora stato quantificato.
Indagini in corso
Le vetture recuperate sono state poste sotto sequestro e trasferite a disposizione della magistratura. Gli specialisti dell’Arma stanno ora effettuando rilievi per verificare eventuali tracce e impronte digitali utili a identificare i responsabili. Alcuni cittadini hanno notato il passaggio a Larino di due carroattrezzi che trasportavano proprio i veicoli sequestrati, ulteriore segnale dell’intensa attività investigativa in corso.
Massima riservatezza sulle indagini
Le forze dell’ordine mantengono il massimo riserbo sugli sviluppi dell’inchiesta, ma non si esclude che nei prossimi giorni possano emergere nuovi dettagli utili a ricostruire la dinamica dei colpi e individuare i membri della banda. Nel frattempo, i controlli sulle principali vie di fuga e le attività di monitoraggio del territorio restano intensificate, con l’obiettivo di prevenire ulteriori attacchi.