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giovedì 22 Maggio 2025
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Cartoline e istantanee: l’amore per Termoli di Giuseppe Balenzano

TERMOLI. Avete mai provato nostalgia guardando una vecchia foto? O avete mai immaginato come sarebbe stata la vostra vita in quella determinata epoca? C’è un gruppo social su Facebook, “Foto di Termoli”, dove tutto questo è possibile, grazie agli scatti pubblicati dai tanti utenti che vi fanno parte. Tra questi ci ha colpito molto l’istantanea di un vecchio matrimonio, nei pressi della Torretta Belvedere. Un corteo di poche persone riunite attorno agli sposi. Abbiamo così chiesto all’autore della pubblicazione, il signor Giuseppe Balenzano, di raccontarci un po’ di questa passione, perché sul suo profilo personale ha una cartella solo di foto della nostra Termoli antica.

Nella sua biografia lei scrive: Nato a Nettuno, cresciuto a Siena, residente a Termoli, tifoso del Bari. L’Italia è la mia casa! Galeotto fu l’amore per Lucia, studentessa termolese conosciuta a Siena, che lo ha portato nella nostra Termoli, quando lei era studentessa universitaria. Il signor Giuseppe, anni 63, funzionario della Regione Molise, è appassionato di foto e tutte le immagini che conserva sono cartoline trovate in giro per la città.

«La mia passione è quella di collezionare e archiviare tutta una serie di informazioni e materiali che mi appassionano. Sono un collezionista di francobolli, passione per i modellini ferroviari e collezionista di cartoline. Termoli mi piace ricordarla com’era. E mi fa piacere se le persone gradiscono questi scatti. Non è “per lucro” ma per diletto. Rivedere i luoghi più caratteristici penso sia una delle cose più tenere che si possa fare. Mi auguro che lo facciano anche altri, perché si tratta di un patrimonio artistico ma soprattutto storico.»

La passione del signor Giuseppe per le immagini di Termoli non è solo un hobby, ma una vera e propria missione: quella di conservare e condividere un patrimonio che altrimenti rischierebbe di svanire, dimenticato tra le pieghe del tempo. Ogni fotografia è un piccolo frammento di vita che racconta storie, emozioni e trasformazioni di una città che, pur cambiando, conserva sempre una sua identità profonda. Termoli, nelle sue immagini antiche, non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di una comunità, di tradizioni che hanno plasmato la città e le sue persone.

Questa passione non è solo per il passato, ma per il presente e il futuro. Le foto di Giuseppe sono un ponte tra generazioni: chi guarda queste immagini può riscoprire come era la città un tempo, immaginando la vita quotidiana di chi l’ha abitata, ma anche cogliere il legame che esiste tra la storia e l’evoluzione di un luogo. È come se ogni immagine contenesse una storia da raccontare, un frammento che vive nel ricordo di chi l’ha vissuta e che si trasmette a chi, come noi, ha la fortuna di scoprire quel passato attraverso gli occhi di chi lo ha immortalato.

La città di Termoli, nelle sue trasformazioni, rappresenta un esempio di come la memoria storica non appartiene solo a chi l’ha vissuta direttamente, ma anche a chi viene dopo, che può imparare a conoscere e ad apprezzare la propria identità attraverso i segni lasciati dal tempo. Le cartoline e le fotografie che Giuseppe colleziona sono una testimonianza di come la bellezza di un luogo possa essere conservata e trasmessa, e come le storie personali, anche quelle più piccole, siano fondamentali per costruire il nostro legame con il territorio.

In un’epoca in cui le immagini si moltiplicano e si perdono con una rapidità disarmante, il lavoro di Giuseppe ci invita a fermarci e a riflettere su quanto siano importanti questi frammenti di vita che raccontano chi eravamo e come eravamo. Non sono solo scatti, ma testimonianze di un tempo che continua a vivere, di un luogo che continua a raccontarsi. Guardare una vecchia foto non è solo un atto di nostalgia, ma una possibilità di connettersi con un passato che ha costruito il presente e che, forse, ha ancora molto da insegnare.

Rivivere quei luoghi attraverso le foto diventa un atto di amore per la città, ma anche di riscoperta dell’anima di un posto che non è mai statico, ma che si evolve continuamente. Ed è proprio attraverso la sua passione per le cartoline e le fotografie storiche che il signor Giuseppe ci invita a guardare al nostro passato, a rivivere quei momenti che, pur essendo lontani nel tempo, continuano a vivere nei nostri cuori.

Il suo lavoro di archivio non è solo un gesto solitario, ma un invito a tutti noi a fare lo stesso, a non lasciar cadere nel dimenticatoio la storia della nostra città, a raccogliere, preservare e condividere ciò che è stato. Forse un giorno, anche le fotografie scattate oggi, che sembrano appartenere al presente, diventeranno per le future generazioni il ponte per comprendere come vivevamo e come amavamo il nostro mondo.

Alberta Zulli