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giovedì 22 Maggio 2025
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«Dipendenti Atm e Gtm senza stipendio, e tutto tace»

TERMOLI. Il trasporto pubblico a Termoli è immerso in una grave crisi, con le aziende Atm e Gtm che continuano a collezionare inadempienze nei confronti dei lavoratori. Oltre al mancato pagamento degli stipendi, che da anni è una costante per Atm, si aggiungono il mancato versamento delle quote al fondo pensione Priamo e il mancato pagamento del fondo sanitario TPL Salute da oltre quattro anni. La situazione di Gtm, inoltre, è precipitata recentemente con continui ritardi nel pagamento delle retribuzioni.
A lanciare un grido d’allarme è anche la Faisa-Cisal, che insieme alle sigle Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl Autoferro ha sottolineato la grave responsabilità dell’amministrazione comunale e regionale nella gestione del trasporto pubblico locale.

«Le aziende di trasporto pubblico Atm e Gtm, entrambe gestite da Giuseppe Larivera, continuano a collezionare gravi inadempienze nei confronti dei propri lavoratori, senza alcun intervento da parte delle istituzioni. Oltre al mancato pagamento degli stipendi, si aggiungono il mancato versamento delle quote al fondo pensione Priamo e il mancato pagamento, da oltre quattro anni, al fondo sanitario Tpl Salute. 

Per Atm, il problema del mancato pagamento degli stipendi non è una novità: sin dalla sua nascita, l’azienda ha dimostrato una cronica incapacità di garantire regolari retribuzioni, causando gravi difficoltà economiche a centinaia di famiglie. La situazione di GTM, invece, è precipitata negli ultimi tre mesi con il continuo ritardo nel pagamento degli stipendi. 

A rendere ancora più grave questo scenario è l’assordante silenzio dell’amministrazione comunale di  Termoli, che in campagna elettorale aveva promesso una “politica del cambiamento”. Un  cambiamento che, nei fatti, si è rivelato un peggioramento, lasciando i lavoratori del trasporto  pubblico in una condizione di crescente precarietà e insicurezza. 

L’Amministrazione comunale non può più tergiversare e deve assumersi le proprie responsabilità  rispetto alle inadempienze contrattuali della Gtm previste dal project financing, tra cui il rinnovo  della flotta degli autobus. 

I lavoratori, invece, attendono da quasi tre anni l’accordo aziendale di secondo livello, che prevede  circa 6.000 euro annui per ogni dipendente, come stabilito nell’offerta economica della società  vincitrice dell’appalto. Soldi che nell’attesa restano nelle tasche dell’azienda. Anche su questo punto,  l’amministrazione comunale avrebbe già dovuto imporre all’azienda la stipula del contratto, pena la  riduzione del corrispettivo. 

Troppe ombre aleggiano sulla gestione del trasporto pubblico locale: l’ignavia del Comune di Termoli  e della Regione Molise è ormai evidente. I protagonisti di questa situazione sono sempre gli stessi,  mentre i lavoratori continuano a subire le conseguenze di scelte scellerate. Di fronte a una politica  che si dimostra complice di questo disastro, l’unica speranza per i dipendenti del settore sembra  essere la magistratura. 

…e intanto, tutto tace».