TERMOLI. Il primo semestre del 2025 dovrebbe portare in dote chiarezza sulle prospettive della Gigafactory di Termoli, che dallo scorso giugno è in una fase di limbo, dopo lo stop al progetto per questioni di mercato e di innovazione tecnologica.
Ma la chiarezza non vuol dire che è certo che l’investimento si realizzerà, nonostante le rassicurazioni sulla tenuta del piano industriale.
L’ultima doccia fredda arriva da uno dei soci di Acc, la joint-venture chiamata a costruire la fabbrica di batterie elettriche, partecipata da Stellantis, Mercedes e Totalenergies.
Oltre al progetto di Termoli, fermo anche quello tedesco di Kaiserslautern e a sentire le parole del top manager di Total, lo stand-by potrebbe essere anche cristallizzato.
Patrick Pouyanné si è così espresso: «Dal mio punto di vista di rappresentante dell’industria, è meglio concentrare gli sforzi su un impianto piuttosto che su tre, ha affermato nel corso di un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Attualmente solo la Gigafactory di Billy-Berclau è operativa e la si sta potenziando. «Totalenergies si concentrerà sulla Francia», ha affermato il top manager, contribuendo a gelare ulteriormente i propositi sugli altri due progetti.