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lunedì 19 Maggio 2025
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«No a una iniziativa apertamente razzista nei toni e nei contenuti», minoranza contro CasaPound

TERMOLI. Fine settimana ‘politicamente’ movimentato a Termoli, se stasera ci sarà il presidio contro il ddl Sicurezza, la presenza di CasaPound domani in piazza Monumento ha scatenato la reazione dell’opposizione di centrosinistra, che denuncia “democrazia due volte sotto attacco”.

«Come consiglieri di minoranza al Comune di Termoli esprimiamo profondo sdegno per l’agghiacciante comunicato con cui CasaPound chiama la popolazione domani a firmare per la “remigrazione”, ossia il “rimpatrio totale” dei cittadini di origine straniera, compresi quelli nati e cresciuti nel nostro paese. La parola remigrazione, tra l’altro orrenda da un punto di vista strettamente linguistico, è mutuata dalla galassia dell’estrema destra europea, in particolare l’Afd tedesca, che non teme di richiamarsi apertamente al nazismo.

Si tratta di una iniziativa apertamente razzista nei toni e nei contenuti, che ci porta ancora una volta a chiederci cosa aspetti la magistratura a sciogliere definitivamente un gruppo politico protagonista di innumerevoli atti di violenza, aggressioni e intimidazioni.

Si dirà: finché non c’è un pronunciamento della magistratura, chiunque ha diritto a fare propaganda politica. Spetta solo ai magistrati intervenire.

 Ebbene, non è proprio così. La legge Scelba del 1952 dà al governo il potere di sciogliere le organizzazioni senza attendere una sentenza della magistratura, usando lo strumento del decreto-legge, se un partito o qualsiasi altro movimento politico ha finalità antidemocratiche e usa la violenza come metodo di lotta politica, facendo propaganda razzista e promuovendo azioni contrarie alla Costituzione.

Non c’è dubbio alcuno che CasaPound rientri in questa fattispecie: purtroppo nessun governo recente (e men che meno l’attuale!) è mai intervenuto, come invece accadde in passato per Avanguardia Nazionale, Ordine Nuovo, e Fronte Nazionale.

E così domani, il giorno dopo i presidi regionali contro il disegno di legge 1660 in nome della libertà di manifestare e dissentire, dovremo vedere qui a Termoli un banchetto di raccolta firme per finalità dichiaratamente razziste: proprio nella nostra città di mare, dove da sempre si sono mescolate culture e umanità varie, perché da sempre, con buona pace dei razzisti nostrani, i porti sono luoghi di meticciato e tolleranza.

Protestiamo con forza contro questa iniziativa, che specula bassamente sulla paura del diverso per attizzare le fiamme del razzismo più becero e antistorico, proprio ora che il fascismo e il nazismo sembrano riprendere vita  in tutta Europa e oltreoceano, ombre buie che spaventano. Per questo  é importante che di fronte a provocazioni come questa ci sia chi dice NO a voce alta, chi denunci ancora e ancora che non c’è posto per violenza e deportazioni in Italia, chi faccia in una parola resistenza. Noi siamo pronti.

Perchè come ha detto Don Ciotti “oggi il processo di liberazione in Italia non è terminato. Perché un paese soggiogato dalle mafie, dalla corruzione e dai sentimenti fascisti non é un paese libero”.

E la libertà che chiederemo oggi in presidio non è certo quella di CasaPound…», il pensiero di Marcella Stumpo, Manuela Vigilante, Oscar Scurti, Giuseppe Mileti e Mario Orlando.