TERMOLI. I giardini dedicati alla memoria del questore di Fiume “Giovanni Palatucci”, all’interno dell’area del Santuario della Madonna delle Grazie, hanno ospitato il culmine delle celebrazioni del Giorno del Ricordo, oggi, lunedì 10 febbraio.
Presenti il prefetto di Campobasso, Michela Lattarulo, e il questore Cristiano Tatarelli, assieme a una vasta rappresentanza della Polizia di Stato, con la dirigente del commissariato, Cristina Finizio. Assieme a loro, i vertici provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il comandante della Polizia locale, il cappellano e una delegazione di Fratelli d’Italia, guidata dai parlamentari Costanzo Della Porta ed Elisabetta Lancellotta.
Momenti distinti hanno caratterizzato la manifestazione, con la preghiera letta dalla dottoressa Finizio e il ricordo da parte del questore Tatarelli, che ha ancora rinnovato la memoria di altri due martiri della Polizia di Stato.
Il Giorno del Ricordo cade proprio nell’Anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ultimo Questore di Fiume, avvenuta nel 1945 nel campo di concentramento di Dachau.
Un omaggio floreale è stato deposto accanto alla targa dedicata al Questore Palatucci, Medaglia d’Oro al Merito Civile e riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per aver salvato dal genocidio numerosi ebrei stranieri e italiani.
Presenti anche gli alunni dell’istituto comprensivo “Schweitzer” di Termoli, che hanno dedicato un brano di Francesco Guccini a conclusione della cerimonia, eseguendo anche l’inno nazionale, accompagnati dalla dirigente scolastica Marina Crema.
Giovanni Palatucci morì a soli 36 anni a Dachau, internato nel campo di concentramento nazista con l’accusa di tradimento per aver sottratto allo sterminio migliaia di ebrei stranieri e italiani, di cui ha evitato la deportazione in Germania grazie al proprio ruolo istituzionale.
Il questore Tatarelli, nel corso della commemorazione, ha esaltato la figura di Palatucci, ancora oggi esempio per tutta la Polizia di Stato di uomo delle istituzioni che attraverso la propria vita ed il proprio lavoro ha saputo incarnare i valori della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia.




