TERMOLI. Sono in 24 gli imprenditori balneari associati al Sib-Confcommercio Molise (non tutti presenti oggi), la principale associazione di categoria in Italia e anche nella nostra regione, che ne raggruppa abbondantemente i due terzi.
Un comparto non sempre ben visto nel mondo dei servizi e dell’economia in genere, perché c’è chi li ha sempre considerati un po’ privilegiati, ma le battaglie che stanno conducendo da quasi 20 anni, dopo l’emanazione della direttiva comunitaria Bolkestein, dimostrano forse l’esatto contrario.
Norma europea che, volendo mettere ordine nel mondo dei servizi pubblici e delle concessioni, ha creato un vero e proprio sconquasso e che dopo 4 lustri ancora si riesce a risolvere.
E’ sicuramente la sorte delle concessioni demaniali marittime la madre di tutte le questioni per i balneari, che rivendicano come la loro fetta turistica sia pari al 60% del Pil prodotto nel settore dell’accoglienza, da qui l’esigenza di mettere in sicurezza un mondo tradizionale, fatto di sacrifici e investimenti.
Di questo si è parlato anche stamani, nell’assemblea congressuale che ha rieletto – nella sede di via Polonia della Confcommercio, a Termoli – i vertici del Sib Molise, iscritti che hanno confermato per acclamazione il presidente uscente, Domenico Venditti.

Redini dell’evento elettivo tenute dalla direttrice generale di Confcommercio Molise, Irene Tartaglia, che ha ribadito il sostegno pieno alla categoria.
Occasione di confronto in vista dell’appuntamento nazionale del 5 marzo, dove si aprirà un fronte di discussione ulteriore tra politica e concessionari demaniali, al fine di trovare quella exit strategy che possa soddisfare tutti i vari aspetti della controversia, ma partendo dal buon senso e non puntando all’asta selvaggia.
Assieme a Venditti, eletto anche il nuovo direttivo, che comprende Anna Lisa Glave, Massimo Balante, Carlo Recchi e Anna Izzi.
Nel corso dei lavori, affrontate anche tematiche più operative, come le qualifiche da bagnino e i corsi di primo soccorso obbligatori.
Emanuele Bracone