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mercoledì 14 Maggio 2025
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Il “mondo rallentato” di Elisa Caldana al Macte

TERMOLI. Ogni nuovo allestimento al Macte è sempre un evento particolare. Forse non si ha ancora l’esatta percezione del calibro di un luogo dove si promuovono arte e cultura come negli spazi della Fondazione in via Giappone, nato per valorizzare l’enorme patrimonio di arte contemporanea, frutto dell’eredità del Premio Termoli.

A livello nazionale non è così, si ha notevole considerazione di questa realtà e sempre più spesso il nome del Macte viene richiamato nelle iniziative organizzate da altre istituzioni culturali italiane.

Occasione per approfondire questa presenza, guardando anche al prossimo Premio Termoli, che debutterà nell’estate 2025, è la mostra che viene inaugurata oggi, dove assieme all’arte è l’ambiente e la sostenibilità della biodiversità che lancia messaggi chiari.

Da stasera, al 3 maggio 2025, il Macte Museo di Arte Contemporanea di Termoli presenta l’anteprima italiana del progetto Il falco di Karachi di Elisa Caldana.

La mostra presenta una serie di opere ispirate dalla figura poco nota del falco Laggar, una specie endemica di Pakistan, India e Myanmar che sta scomparendo.  Elisa Caldana, con l’aiuto di molti collaboratori tra l’Europa e il Pakistan, si interroga sul rapporto tra la fauna selvatica e l’addomesticamento e sui processi che si mettono in moto quando una natura selvaggia è costretta in condizioni di cattività. Il falco diventa una metafora per pensare ai rapporti di potere, all’inquinamento, ma anche mettere al centro i diritti non solo umani.

Il Public Program della mostra prevede per domani, sabato 15 febbraio alle ore 16 un incontro pubblico in lingua italiana con l’artista.

Emanuele Bracone