Oggi, 1 marzo 2025, ricorre la Giornata Internazionale contro la Discriminazione, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica contro ogni forma di discriminazione e a promuovere l’inclusione. Questo evento fu lanciato per la prima volta nel 2014 da Michel Sidibé, direttore esecutivo di Unaids, il programma delle Nazioni Unite per l’Aids/Hiv.
La discriminazione si verifica quando una persona viene trattata in modo diverso o esclusa da un servizio o da un’opportunità (un lavoro, una casa, una prestazione sociale o sanitaria, ecc.) senza una giustificazione oggettiva o ragionevole, ma sulla base di condizioni quali appartenenza etnica, età, disabilità, religione, genere, orientamento sessuale o politico, e così via.
La discriminazione può sfociare in comportamenti intolleranti, che vanno dall’annullamento relazionale, alla violenza verbale fino a quella fisica. Qualunque sia la forma o la modalità in cui si manifesta, essa rappresenta una violazione dei diritti umani, che ostacola l’espressione della personalità dei cittadini, ne limita lo sviluppo e, di conseguenza, l’accesso all’istruzione, al lavoro e ai servizi forniti dallo Stato, creando conseguenze negative sia su chi la subisce sia sull’intera comunità.
La Casa dei Diritti condanna ogni atteggiamento discriminatorio e garantisce un quotidiano impegno per evidenziare e perseguire qualsiasi discriminazione e per proteggere e sostenere chiunque si trovi a subire tali discriminazioni.
