TERMOLI. Potremmo definirla la saga di “Pozzo Dolce”: Un’opportunità persa e le responsabilità di un’amministrazione comunale. E’ quello che mette in rilievo l’intera minoranza consiliare, dopo l’intervento singolo di ieri, della Rete della Sinistra-Termoli Bene Comune.
Per Manuela Vigilante e Oscar Scurti (Pd), Joe Mileti e Mario Orlando (Voglia di Termoli) e Marcella Stumpo (Rds-Tbc) «Il recente episodio di “cementificazione” dell’opera artistica di Pozzo Dolce ha suscitato un acceso dibattito tra i cittadini e sui social media. Le polemiche sono comprensibili, considerando che si è deciso di rimuovere un’opera di indubbio valore artistico e simbolico, rappresentativa di un momento drammatico per la comunità.
La reazione dell’Amministrazione Comunale, che ha cercato di scaricare la responsabilità sulla figura del dirigente dell’ufficio lavori pubblici, ingegnere Antonio Plescia, è stata particolarmente controversa. Il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici hanno attribuito la decisione solo a Plescia, ma ciò solleva interrogativi sulla reale condivisione delle responsabilità all’interno dell’amministrazione. È infatti fondamentale che le scelte politiche siano assunte in modo collegiale e che le conseguenze delle stesse siano affrontate con responsabilità condivisa.
In questo contesto, il ricorso al cemento per coprire un’opera che avrebbe dovuto rimanere visibile per ricordare e rappresentare una tragedia è particolarmente triste. Non ci sono, a quanto pare, nemmeno motivazioni legali valide per giustificare questa scelta, il che rende la situazione ancora più grave. Quella lastra di marmo, ora coperta da un cemento banale e superficiale, simboleggia non solo la perdita di un pezzo di storia e cultura, ma anche la mancanza di un’adeguata sensibilità da parte di chi amministra.
È fondamentale che l’Amministrazione si assuma le proprie responsabilità e che si avvii un dialogo costruttivo con la comunità per evitare simili episodi in futuro. La cultura e la memoria storica di una città non possono essere trattate con leggerezza, e il rispetto per l’arte e per la storia deve essere una priorità per ogni amministrazione».