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lunedì 31 Marzo 2025
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Tra omologati e irregolari: la svolta sugli autovelox

TERMOLI. Solo croce e nessuna delizia per gli automobilisti, gli autovelox sono lo spauracchio di chi si sposta per lavoro, soprattutto. Si potrebbe dire, basta rispettare i limiti di velocità imposti e nessuno se ne avrebbe a male, ma non è così semplice, specie in viaggio su arterie dove si è costretti a recuperare tempi di marcia, per disagi alla viabilità.

Questione di legalità e omologazione, alla base anche di provvedimenti recenti della magistratura, che hanno sigillato impianti sul territorio del basso Molise, come quello sulla statale 87, in territorio di San Martino in Pensilis.

Ma una svolta è alle porte, come viene annunciato dall’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale.

Notificato al sistema TRIS dell’Unione Europea del decreto sull’omologazione degli autovelox, dopo quello appena pubblicato sull’alcolock. Resterà pubblicato fino al 24 giugno e a luglio diventerà operativo, mettendo fine alle polemiche e ai ricorsi che sono scaturiti dopo l’ordinanza 10505/2024 della Corte di Cassazione. Il decreto è composto da sette articoli e da un lungo allegato tecnico denominato contenente le caratteristiche, requisiti e procedure di omologazione, taratura e verifica di funzionalità dei dispositivi e sistemi per l’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità ai sensi dell’art. 142 del Codice della Strada.

La principale novità si trova nell’articolo relativo alle disposizioni transitorie, quando si indica che “i dispositivi o sistemi approvati secondo quanto previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 13 giugno 2017, n. 282, essendo conformi alle disposizioni dell’allegato tecnico, sono da ritenersi omologati d’ufficio. Tutti gli altri dovranno seguire una procedura tassativa che prevede la disattivazione fino al completamento delle stesse che prevedono che il titolare dell’approvazione di un dispositivo o sistema approvato prima dell’entrata in vigore del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 13 giugno 2017, n. 282 possa richiedere l’omologazione integrando la documentazione, presentata in occasione dell’approvazione, entro il termine di sei mesi dall’entrata in vigore del decreto.

Sarebbero solamente 12 i sistemi già omologati d’ufficio.

Il presidente Asaps Giordano Biserni commenta “Lo avevamo chiesto con forza che si procedesse velocemente ad approvare anche questo importante decreto. Finalmente si farà chiarezza, e finiranno i sistematici ricorsi che hanno criminalizzato ì misuratori di velocità e hanno fatto annullare le sanzioni per le velocità oltre i limiti, anche le velocità tra le più elevate. In troppi incidenti la velocità è stata causa di morti e feriti. Auspichiamo che torni una “pace” tra gli automobilisti e chi controlla il rispetto delle regole“.