TERMOLI. Nel giro di appena 14 giorni, l’Air basket Italiangas Termoli ha affrontato un vero e proprio tour de force nella fase dei play-out del campionato di Serie B interregionale. La squadra, pur trovandosi in una posizione di netto vantaggio per la salvezza diretta con 26 punti in classifica, non è ancora matematicamente sicura della permanenza, ma può contare su una situazione piuttosto solida. Ciò che balza maggiormente agli occhi è l’intenso calendario affrontato nelle ultime due settimane: quattro partite, di cui tre trasferte particolarmente lunghe.
Tra i viaggi più estenuanti, quello a Catanzaro, con ben 1038 km tra andata e ritorno (519 km a tratta), un viaggio che – ci è stato riferito – è stato davvero massacrante.
Appena tre giorni dopo, mercoledì, la squadra è scesa in campo al PalaSabetta contro Rende, e ancora dopo soli tre giorni, sabato, ha affrontato in Sicilia la delicata sfida contro Messina Castanea. Quello che lascia perplessi è la disparità nelle condizioni di riposo: mentre l’Air Basket ha dovuto affrontare un nuovo viaggio estenuante di 1214 km tra andata e ritorno (607 km a tratta) per sfidare Messina, quest’ultima ha potuto beneficiare di un turno di riposo.
Infatti, mercoledì avrebbe dovuto affrontare Taranto, ma la squadra pugliese è stata radiata dal campionato, permettendo così ai siciliani di arrivare freschi e riposati alla sfida di sabato.
E non è finita qui: oggi, domenica 23 marzo, nella prima gara del girone di ritorno dei play in-out, l’Air Basket torna ancora una volta in Sicilia, questa volta a Barcellona Pozzo di Gotto. I ragazzi di coach Marinelli, partiti sabato mattina presto da Termoli, dovranno affrontare altri 649 km all’andata e altrettanti al ritorno, per un totale di 1298 km. In sintesi, in appena 14 giorni la squadra ha percorso 3.550 km di autostrada, senza poter svolgere allenamenti regolari, limitandosi solo a lavoro defatigante. Una situazione logistica insostenibile, che avrebbe potuto distruggere fisicamente qualunque squadra.
Per fortuna, i ragazzi dell’Air Basket hanno dimostrato grande carattere e spirito di sacrificio, riuscendo a reggere un calendario così irragionevole.
Sorge spontanea una domanda: chi ha stilato questo calendario senza minimamente considerare le difficoltà logistiche di una piccola società di provincia, che con enormi sacrifici cerca di fare sport e sopravvivere? Possibile che non si sia pensato a soluzioni più equilibrate per garantire un trattamento equo alle squadre?
A sottolineare queste anomalie regolamentari è anche Antonio Canistro, che evidenzia l’iniquità di un sistema che penalizza realtà come quella termolese.
Michele Trombetta