TERMOLI. A 16 anni dalla sua morte, Oscar De Lena vuole ricordare il suo amico Carlo Cappella, con il quale trascorse gli ultimi 10 anni della sua vita.
Carlo Cappella era nato a Termoli il 23 giugno 1926, primo di tre figli; a lui seguirono Costanzo e Filomena. Nel 1960, a Loreto, convolò a nozze con Daniela Sciarretta. Appartenente a una famiglia di pittori e intagliatori, apprese le prime nozioni di pittura dal padre Enrico, anche lui valente pittore e poeta. Capostazione Superiore delle FF.SS., membro della Biblioteca “G. Perrotta” di Termoli, nelle ore libere dipingeva e scriveva fin dalla sua giovinezza.
Ha partecipato a molte mostre collettive di pittura e a due mostre personali a Termoli (1950) e a Campobasso (1964). Nel 1980, a Quarrata (Pistoia), partecipò a una Mostra di Grafica Contemporanea con altri ottanta pittori italiani, tra i quali: Annigoni, Cantatore, Greco, Guttuso e Morandi. Carlo vinse il secondo premio.
Ha pubblicato numerosi libri e articoli su riviste e giornali. Tra i suoi libri ricordiamo: Termoli dalle origini, La Cattedrale di Termoli, Contromemoriale sulla storia di San Basso, I modi di dire termolesi – I tavitte, La Chiesa di Maria SS. della Vittoria in Valentino (Madonn’a ‘llungo), Calendario storico termolese 1988, Le voci quotidiane, A spasso per Termoli ieri ed oggi, C’era una volta…a Termoli. A dicembre del 2007, con l’amico Oscar De Lena, uscì il libro Termoli dal periodo arcaico ai giorni nostri.
Il suo nome figura nell’Antologia dei poeti dialettali molisani, Editore Arte della Stampa, Pescara; nel 1° volume Dialetti d’Italia e nel volume Convegni di Poesia Molise 1984. Fu vincitore del 3° premio di poesia dialettale (Premio CIMA di Agnone) e del 20° premio di poesia La Nazione di Firenze. Altre sue poesie sono state riportate sui giornali: Roma, Il Quotidiano, La Gazzetta del Mezzogiorno, L’Osservatore della Domenica e su altre riviste della nostra Regione. Ha scritto oltre 1000 sonetti in vernacolo termolese e ha dipinto centinaia di quadri, molti dei quali ritraggono scorci di vedute del Borgo Vecchio di Termoli, al quale Carlo era particolarmente affezionato e di cui conosceva vie, vicoli, piazze, persone e fatti lì avvenuti.
Per anni ha gestito l’Archivio Storico Termolese nell’antica torretta normanna posta all’ingresso del Borgo Vecchio, dove il padre Enrico, prima che fosse realizzato l’attuale belvedere che guarda il porto, gestiva un bar nei vecchi locali del carcere che lì aveva la sua sede. Tutta la documentazione ivi disponibile, inerente la storia documentale e fotografica di Termoli, raccolta da Carlo in tutta la sua vita, alla sua morte è stata donata alla Curia Vescovile, che provvederà ad archiviarla nella nascente biblioteca della diocesi.
Carlo morì il 31 marzo 2009, a quasi 83 anni.
Oscar De Lena