TERMOLI. Il caso della giovane coppia denunciata dai Carabinieri del Nucleo Forestale di Termoli per detenzione di animali in condizioni non idonee sta scatenando un’ondata di reazioni sui social. Ma a far sentire la sua voce è ora la madre della ragazza coinvolta, che si dice stanca delle falsità diffuse e annuncia azioni legali contro chi ha minacciato e diffamato la figlia.
Secondo il rapporto delle autorità, i due avrebbero accolto cani e gatti in una struttura fatiscente e sporca, chiedendo aiuti economici attraverso raccolte fondi online. Tuttavia, la madre della giovane respinge con forza le accuse più gravi, affermando che il reato contestato riguarda esclusivamente la non idoneità del luogo al numero di animali presenti. “Mia figlia sta malissimo per le cattiverie ricevute, basate su informazioni distorte“, dichiara.
La donna annuncia di essere pronta a denunciare chiunque abbia inviato messaggi minatori o diffamatori: “Abbiamo screenshottato tutto, sia i commenti pubblici che i messaggi privati. Anche se cancellati, la Polizia Postale li recupererà e chi ha istigato mia figlia al suicidio ne risponderà davanti alla legge“.
A gettare benzina sul fuoco sono state le accuse relative alla gestione degli aiuti economici ricevuti. Su questo punto, la madre della giovane è categorica: “Non c’è alcuna denuncia per i fondi raccolti. Tutto è stato speso per gli animali ed è verificabile tramite le fatture delle cliniche veterinarie“. Inoltre, sottolinea come non vi sia alcuna contestazione da parte dei Carabinieri in merito alla raccolta fondi.
Per la signora, anche lo stesso Gianluca Barbuto dell’associazione Gadit di Termoli avrebbe già smentito alcune delle informazioni circolate online.
La madre conclude con un monito chiaro: “Non lascerò nulla al caso. Tutti coloro che hanno offeso, minacciato o diffuso falsità saranno chiamati a rispondere delle loro azioni“.
Il caso resta aperto, ma l’eco mediatica e le tensioni sui social non sembrano destinati a spegnersi presto, con un ulteriore riverbero giudiziario, quello relativo alle offese social.