CAMPOBASSO. Violenze di genere: non si esce da questo cono d’ombra.
Nel pomeriggio di venerdì scorso, 7 marzo, a Campobasso, personale della squadra mobile della Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico di controllo, emessa dal gip del Tribunale di Campobasso.
La misura e stata applicata a carico di un cinquantenne del capoluogo, autore di atti persecutori aggravati perché commessi contro il coniuge e di lesioni personali aggravate.
In particolare, l’indagato, nel corso degli anni, ha sottoposto la moglie, dalla quale si era recentemente separato, a continue telefonate, messaggi e pedinamenti, insulti e scenate sulla pubblica via, e avrebbe, tra l’altro, percosso più volte la donna provocandole lesioni personali, ii tutto a causa di un’incontrollabile gelosia acuita dai problemi di abuso di sostanze alcoliche.
A seguito di accurate indagini degli agenti della questura, su richiesta della Procura, il gip ha emesso la misura cautelare.
«La vicenda in questione, rappresenta una tipologia delittuosa sempre pin frequente – precisa la Procura – e il cui puntuale contrasto, obiettivo di questa Procura, è doveroso e necessario, anche al fine di prevenire che tali condotte sfocino in tipologie delittuose più gravi, tant’e vero che nel corso di quest’anno sono già stati trattati più di 20 “Codici Rossi” dalla Sezione specializzata della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Campobasso».