SAN SEVERO. Il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) di Foggia esprime preoccupazione per la possibile chiusura del Reparto Prevenzione Crimine (Rpc) di San Severo. La notizia è emersa in seguito a un incontro tenuto il 26 febbraio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, con la partecipazione del capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani. Durante la riunione, si è parlato della riorganizzazione dei Reparti Prevenzione Crimine a livello nazionale, con l’amministrazione che sta valutando una nuova distribuzione delle pattuglie dell’Rpc.
Il Sap ha subito lanciato l’allarme riguardo a questa possibile chiusura, ritenendo che un eventuale arretramento dalle zone più vulnerabili potrebbe favorire la criminalità. Il sindacato afferma: “È fondamentale che non avvenga nessun arretramento dal territorio, poiché ciò significherebbe lasciare spazio alla violenta e cruenta mafia e alla criminalità operante in questo territorio; anzi ogni eventuale intervento deve essere finalizzato al contrasto alla malvivenza attraverso un vero e proprio rilancio del controllo del territorio.” La chiusura del Reparto di San Severo comporterebbe anche la perdita di “operatori specializzati”, con il rischio che più di 50 agenti possano lasciare il territorio, come evidenziato dal segretario provinciale Giuseppe Vigilante.
La situazione verrà discussa il prossimo 5 marzo durante l’11° congresso provinciale del Sap, che si terrà nell’aula magna della Questura di Foggia, con la partecipazione del segretario generale Stefano Paoloni. Il Sap si augura che ci sia una mobilitazione forte e condivisa da parte delle forze politiche locali e regionali, sottolineando che “la sicurezza non debba avere colori politici, ma essere un bene di tutti”.
La riorganizzazione potrebbe portare alla chiusura anche di altri uffici di polizia, come già avvenuto con la Scuola Allievi Agenti di Foggia. Vigilante ribadisce: “Vogliamo fortemente evidenziare la nostra contrarietà alla chiusura di uffici di Polizia sul territorio di Capitanata,” sottolineando come ogni decisione di questo tipo possa rappresentare una grande perdita per la città e la provincia.