TERMOLI. È sicuramente un fenomeno molto ampio che, gioco forza, coinvolge molti giovani: il bullismo e il cyberbullismo, con tutti i pericoli della rete.
Di questo si è discusso durante una tavola rotonda voluta dal Comune di Termoli e dall’Istituto Comprensivo “Achille Pace”, che hanno organizzato due momenti distinti per coinvolgere studenti e autorità attraverso interventi, testimonianze e il contributo finale di Luca Pagliari, giornalista storyteller impegnato da anni nel contrasto al bullismo con il progetto #cuoriconnessi. Un’iniziativa di successo che aiuta a “riabilitare” giovani vittime di bullismo, spesso isolati e incapaci di affrontare il mondo con le consuete esperienze di vita.
Il convegno, intitolato “Per una Termoli debullizzata”, ha creato momenti di forte intensità con gli interventi di:
- Mariella Vaino, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Termoli
- Luana Occhionero, consigliere comunale e dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Achille Pace”
- Onorevole Elisabetta Lancellotta
- Cristina Finizio, commissario vicequestore
- Vincenzo Musacchio, criminologo
A chiudere l’evento, la relazione finale di Luca Pagliari, che ha mostrato toccanti testimonianze di genitori che hanno raccontato il “prima e dopo” dei propri figli vittime di bullismo.
Il bullismo è un fenomeno difficile da contrastare, ma come ribadito nei vari interventi, è fondamentale parlare con i ragazzi, far loro percepire la presenza della famiglia e della scuola. Solo così si può combattere un problema che, a volte, richiede anche l’intervento della Giustizia. Tuttavia, oltre alle azioni legali, è fondamentale la prevenzione.
Sensibilizzare gli studenti, insegnare loro l’uso consapevole degli strumenti digitali e far riconoscere i segnali di pericolo è essenziale per evitare che situazioni di disagio degenerino in atti di bullismo o cyberbullismo.
Secondo Cristina Finizio, vicequestore, si può e si deve fare tanto:
“Il primo passo è la prevenzione. Il legislatore sta lavorando per il recupero dei giovani, e il Questore ha poteri incisivi in materia di ammonimenti per casi di cyberbullismo.”
L’Onorevole Elisabetta Lancellotta ha ribadito l’importanza della recente legge 71 del 2024 per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo:
“Bisogna lavorare insieme, fare rete tra scuola e famiglia. È essenziale sostenere e ascoltare i giovani e promuovere la cultura del rispetto.”
Il criminologo Vincenzo Musacchio ha invece sottolineato il peso di omertà e consenso intorno al bullo:
“Il bullo trae forza dal gruppo. Una delle forme di prevenzione più efficaci è l’isolamento sociale del bullo, privandolo del protagonismo.”
Mariella Vaino, assessore alle Politiche Sociali, ha sottolineato la necessità di denunciare questi fenomeni:
“Famiglia e scuola sono i primi attori nella lotta al bullismo. È necessario che le vittime trovino il coraggio di parlare.”
A concludere, le parole di Luana Occhionero, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Achille Pace”:
“Dobbiamo educare a una società migliore. Solo sensibilizzando la vittima e il bullo possiamo farcela.”
L’incontro ha dunque ribadito un messaggio forte e chiaro: contrastare il bullismo è un impegno collettivo, che parte dall’educazione e dalla prevenzione, con il supporto di istituzioni, scuola e famiglia.




