GUGLIONESI. C’è un piccolo scrigno a Guglionesi, uno scrigno fatto di ricordi, immagini e istantanee in bianco e nero. Grazie alla pubblicazione sul gruppo “Guglionesi tra foto e storia”, una foto del 1915 è tornata a vivere, riportando alla luce una parte dimenticata del nostro passato. Nell’immagine, Pompeo Rocco, autista della Società Anonima Automobilistica Frentana, posa accanto a uno dei primi autobus della compagnia. Un momento che sembra sospeso nel tempo, un istante che racconta di un’epoca in cui l’automobile era ancora un lusso raro e l’idea di un mondo in movimento era un sogno che stava appena iniziando a prendere forma.
La Società Anonima Automobilistica Frentana Guglionesi, fondata nel 1911, fu una delle prime realtà di trasporto pubblico della regione. Un’innovazione che cambiò radicalmente la vita dei paesi, portando un nuovo respiro in un territorio dove i collegamenti erano ancora difficili e le distanze sembravano infinite. Quella compagnia, e le sue prime corse, segnarono la nascita di una nuova era, un cambiamento che avrebbe trasformato la quotidianità e il destino di Guglionesi e dei suoi dintorni.
Pompeo Rocco, con il suo berretto e la divisa impeccabile, non è solo un uomo in posa davanti a un autobus. È il volto di una generazione di pionieri, di chi ha avuto il coraggio di sfidare le convenzioni, di chi ha visto nel futuro una promessa di libertà e progresso. La sua postura fiera, accanto a quel mezzo dalle linee spigolose e le ruote a raggi, racconta di una passione incrollabile per il suo lavoro, di una dedizione che ha fatto da ponte tra il passato e il futuro.
Ogni volta che questa foto emerge dalla polvere degli anni, ci parla di un tempo che sembra lontano, ma che è più vicino di quanto immaginiamo. È il ricordo di uomini come Pompeo Rocco, che con il loro impegno e il loro coraggio hanno scritto le prime pagine della storia della mobilità frentana. Una storia che, anche attraverso queste immagini, ci invita a riscoprire la bellezza dei piccoli gesti quotidiani, delle scelte che, seppur silenziose, hanno cambiato il volto del nostro mondo.
Alberta Zulli
