TERMOLI. Saremmo davvero curiosi di sapere quanti di coloro che si sperticano di commenti negativi sui social poi, nel concreto, rispettano tutte le regole del comune vivere civile.
Perché è assurdo il livello di inciviltà che viene praticato sul territorio della città di Termoli. Non solo in zone dove è difficile scorgere gli abusi, se non con un accurato e minuzioso monitoraggio di aree e contrade, specie periferiche, ma anche in luoghi frequentatissimi, come può essere piazza Giovanni Paolo II.
Lì, accanto ai contenitori presenti per la raccolta di indumenti usati e di olio vegetale, si è formata una vera e propria micro-discarica.
Ora basta! Non è questo il biglietto da visita che vogliamo per la nostra città, in un abbrivio primaverile che prelude alla stagione turistica.
C’è chi ritiene che “gli incivili possono essere rieducati e gestiti”: intanto, si invoca la tolleranza zero, ma davvero senza sconti. Altrimenti non se ne esce.
Dai residenti emerge che «Il problema è il posizionamento a muro dei contenitori degli indumenti usati che consentono agli incivili di agire indisturbati a qualsiasi ora del giorno e sversare rifiuti venendo anche dai paese limitrofi».
Segnaliamo ancora una volta anche alle autorità competenti questo comportamento palesemente illecito, auspicando un più profondo controllo del territorio e sanzioni esemplari. Adottiamo le foto-trappola in modo più diffuso.
Ci sono anche angoli di ulteriore degrado, va programmata una pulizia straordinaria, ma occorre anche sapere in dettaglio dove intervenire.
Emanuele Bracone


